Coronavirus, intubata operatrice di Villa Immacolata. La figlia: «La bestia maledetta ci ha colpiti»

Coronavirus, intubata operatrice di Villa Immacolata. La figlia: «La bestia maledetta ci ha colpiti»
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Sabato 28 Marzo 2020, 12:24
«Mia mamma è stata intubata ed è in coma farmacologico, la bestia maledetta ha colpito la nostra famiglia». A rendere pubblico il contagio di Fiorella Biribicchi è stata la figlia Nicoletta Isidori. La donna, 65 anni, lavora a Villa Immacolata: il suo ultimo turno è stata la notte del 16 marzo. La struttura ha avuto comunicazione della positività del tampone giovedì sera e ora attende eventuali disposizioni dalla Asl. Ora cresce la preoccupazione, anche se la situazione non è drammatica come in altre realtà.

Il direttore sanitario Luca Guerini rassicura tutti: «Al momento – dice - non abbiamo né pazienti, né operatori con sintomatologia riconducibile. Non sapevo fosse intubata, mi dispiace». Straziante il post di Isidori: entrambe sono persone molto conosciute, Nicoletta ha da tempo un’attività di parrucchiera. «Credetemi – scrive - quello che si vede in tv è drammatico, ma quando lo si vive in prima persona è una cosa che ti spacca il cuore in due». Appena due giorni fa era il compleanno: «Avevo chiesto un unico regalo: avrei rinunciato a tutto pur di vedere mia mamma stare bene. E invece, proprio oggi, ci è crollato il mondo addosso».

A Villa Immacolata si sono organizzati così. «Abbiamo preso tutte le precauzioni da tempo – spiega Guerini - dalle prime disposizioni ministeriali e anche qualcosa di più. La nostra preoccupazione è per operatori e pazienti, che non vengano a contatto con persone positive. Tutto il nostro personale è dotato di mascherine». Gli ospiti, anche in presenza della minima alterazione febbrile «nemmeno riconducibile a link epidemiologici, vengono messi in stanze singole. E siamo blindati verso l’esterno».

C’è un servizio di videochiamata, in caso di condizioni critiche al parente «viene data la mascherina e accompagnato in reparto alla presenza di un operatore. Non è una situazione facilmente gestibile: per i famigliari i primi giorni sono stati difficili». Che Biribicchi fosse positiva al Covid-19, Guerini lo ha saputo giovedì sera «alle 19,30 dal direttore sanitario della Asl, cui abbiamo inviato i nominativi del personale che ha fatto l’ultimo turno con lei. Tamponi per loro? Mi atterrò alle disposizione della Asl. I dipendenti? Ovviamente sono stati informati da me, non mi sembra il caso di nascondere queste informazioni».

Intanto la presidente di Villa Serena, Elisabetta Ferrari, e il direttore di Villa Santa Margherita di Montefiascone, nonché sindaco di Gradoli, Attilio Mancini, hanno scritto ad Asl, sindaco di Viterbo, prefetto e presidente della Regione per chiedere tamponi per tutti gli operatori delle rsa. Ma la Regione ha già a sua volta scritto a prefetto e Comuni per effettuare controlli a tappeto su case di riposo, secondo le indicazioni dell’Iss, per la prevenzione del Covid nelle strutture residenziali sociosanitarie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA