Rugby, dopo Sei Nazioni e coppe europee sospesi, cancellati i campionati italiani: scudetto non assegnato, niente promozioni e retrocessioni. Rovigo protesta

Rugby, dopo Sei Nazioni e coppe europee sospesi, cancellati i campionati italiani: scudetto non assegnato, niente promozioni e retrocessioni. Rovigo protesta
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 27 Marzo 2020, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 15:43

Coronavirus, anche il rugby italiano, già colpito dalla sospensione del Sei Nazioni e delle coppe europee, si ferma del tutto a livello nazionale e dà l'appuntamento alla prossima stagione a (forse) settembre. Finora solo la Fipic (Federazione Italiana pallacanestro in carrozzina) aveva preso questa pesante, ma saggia decisione: per il rugby non ci sono precedenti fin dalla prima stagione, quella del 1928/29. Solo la guerra, e solo per due anni, aveva fermato il torneo che assegna lo scudetto. Quest'anno invece niente tricolore nel Top 12 e stop anche a promozioni e retrocessioni giù fino alla C2. 

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Va anche ricordato che i numeri, gli euro insomma, in ballo nel rugby, anche nel massimo campionato, ovvero il Top 12 mentre la "serie B" si chiama assurdamente "serie A", non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di calcio, basket e volley. Nemmeno a parlarne poi di questioni di diritti tv, sponsor e risibile anche l'importo degli incassi agli stadi. C'è pure chi gioca, nel Top 12, con l'ingresso libero. Di rugbysti davvero professionisti, in Italia, ci sono solo (meno di 100) quelli delle franchigie Benetton Treviso e Zebre Parma che giocano esclusivamente nelle coppe europee. 

Purtroppo, ma non c'erano alternative, perdono per il resto della stagione la possibilità di giocare decine di migliaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, giovani e old, tanti anche i disabili: la vera ricchezza del movimento.  

A ogni modo la decisione di cancellare tutto il rugby nazionale è del consiglio federale presieduto dal presidente Alfredo Gavazzi (in scadenza, ma le elezioni sono previste sei mesi dopo i Giochi olimpici e quindi ora di fatto in stand by) e riunito il teleconferenza. Astenuto l'ex azzurro Paolo Vaccari, contrario l'ugualmente ex nazionale Salvatore Perugini.  Da registrare la protesta del Rovigo, in testa alla classifica congelata del top 12, che reclama comunque lo scudetto. 

La nota della federazione
Il Consiglio Federale della Fir si è riunito in video-conferenza giovedì 26 marzo per definire le azioni da adottare a fronte della pandemia da Covid-19 attualmente in atto, dopo aver temporaneamente sospeso sino al 3 aprile ogni forma di attività agonistica.

L’organo di governo del rugby italiano ha deliberato la sospensione definitiva della stagione 2019/2020. 

La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d’Italia previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione. La ripresa dell’attività domestica per la stagione 2020/21 sarà successivamente normata dal Consiglio e comunicata al movimento.

Nell’assumere una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano e il loro attivo impatto sulla società civile e sui Club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili:

- tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità.

- mostrare come il Gioco di Rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese, duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando - come opportuna forma di condivisione - il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale.

- consentire ai Club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi.

Il Presidente e il Consiglio ribadiscono inoltre che l'attenzione della Federazione è massimamente rivolta alle Società, ai giocatori, ai tecnici e agli staff, ai dirigenti, ai direttori di gara e, più in generale, a tutte le componenti del nostro movimento e che, nella prospettiva di una loro tutela, saranno varate misure di sostegno straordinarie. 

Tali misure saranno approntate dal Presidente e dal Consiglio nelle prossime settimane, in coerenza con le indicazioni del Consiglio dei Ministri, del CONI, degli organi internazionali di cui FIR è membra e con l'esigenza del mantenimento di una sostenibilità complessiva del bilancio federale.

A tal proposito, il Consiglio Federale ha definito di aggiornarsi alle ore 15 di mercoledì 1° aprile 2020.

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