"Le attuali difficoltà operative in cui si trovano le imprese di autotrasporto non sono nulla - osserva Longo - in confronto allo tsunami finanziario che si sta per abbattere sul settore messo in ginocchio, come più volte denunciato, dall'assenza di norme relative al pagamento differito delle prestazioni di trasporto su strada e quindi dalla totale assenza di certezze circa il pagamento dei crediti maturati. Mentre in Francia i committenti che non pagano, o pagano in ritardo, i corrispettivi di autotrasporto sono soggetti a norme penali, troppo spesso in Italia si ordinano i trasporti e poi, con la scusa del DURC, del concordato e, oggi, del Coronavirus, non si pagano le fatture o se ne ritarda sine die il saldo e per l'impresa di autotrasporto ciò ha un solo significato: fallimento".
"Negli ultimi 20 giorni le nostre imprese hanno ricevuto migliaia di comunicazioni contenenti la richiesta di ulteriore differimento dei tempi di pagamento - aggiunge il Segretario Trasportounito - anche di fatture già scadute prima dell'emergenza. A questo blackout finanziario si sommano le complicazioni determinate da uffici amministrativi che non operano, attività produttive chiuse o fatte chiudere, da disposizioni normative inceppate o monche, da costi del lavoro che scorrono nell'improduttività totale o parziale, e dall'assoluta imprevedibilità del futuro".
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