Il video racconto, con Sirano come novello Cicerone, prende il via dal settore dei Fornici, zona in cui si ricoveravano le barche, corrispondente all’area dell’antica spiaggia della città romana. E' qui che nel 1980 avvenne un eccezionale ritrovamento, composto dagli scheletri di circa 300 persone, colte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Sono stati i recenti studi di antropologia, paleontologia e geologia a confermare che le vittime facevano parte di vari gruppi familiari o di amici che non riuscirono a fuggire via mare a causa di un disastroso maremoto contemporaneo all'episodio eruttivo.
Come racconta Francesco Sirano, gli studi hanno fornito interessanti spunti per comprendere meglio la popolazione di Ercolano. In particolare, le abitudini alimentari, l’età, la fatica fisica e le malattie di cui queste persone soffrivano. La narrazione prosegue all’interno del Padiglione della Barca, dove si conserva un relitto ligneo carbonizzato, rinvenuto proprio nella zona dei Fornici. Sirano infine si sofferma sulla descrizione di inconsueti reperti ritrovati dagli scavi dell’antica spiaggia e dalla Villa dei Papiri che rimandano alla vita quotidiana degli abitanti di Ercolano: attrezzi da pesca, pesi di sughero per le reti galleggianti e pesi di piombo per le reti “da posta”, uncinetti per riparare le reti, ami e conchiglie utilizzate per segnalare la posizione delle barche.
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