Coronavirus, il sindaco Gilardi adotta
il metodo De Luca: pugno duro
contro chi esce senza motivo

Il Comune di Stimigliano
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 26 Marzo 2020, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 19:38

RIETI - Fuori la porta del palazzo sede del Comune non è affissa la scritta in legno "Ufficio dello sceriffo". Né indossa la stella famosa nel Far West, ma Franco Gilardi, primo cittadino di quel delizioso paese sabino che risponde al nome di Stimigliano, per essendo di formazione politica moderata, si candida a diventare lo "sceriffo della Sabina". 

E per frenare il diffondersi della pandemia di coronavirus nel suo paese - dove a oggi sono due i concittadini positivi al Covid-19 - ha adottato il “metodo De Luca”.

Sì, proprio il “modus operandi” del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha fatto il giro del mondo virtuale con il video attraverso i quali intima ai cittadini della sua regione di attenersi rigorosamente alle disposizioni governative che limitano unicamente alle necessità primarie gli spostamenti.

Celebre una delle sue ultime esternazioni, condivisa sui social persino dalla celebre modella Naomi Campbell: “Mi arrivano notizie che qualcuno vorrebbe preparare la festa di laurea. Mandiamo i carabinieri, ma li mandiamo con i lanciafiamme”.


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Franco Gilardi, in carica dal 2009 a capo di una lista civica più vicina al centrosinistra che al centrodestra - non si è spinto a tanto, ma ha deciso di compiere un’ulteriore stretta riguardo al rispetto delle norme del Governo.


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“In qualità di autorità sanitaria locale – ha intimato Gilardi – nel momento in cui io vedo transitare sul territorio persone che non hanno titolo di farlo, sporgerò querela nei loro confronti. E' ora di finirla e di dare prova di senso di responsabilità per riuscire a fermare l’epidemia. Bisogna stare tranquilli, ma è indispensabile evitare di uscire senza un comprovato motivo che non può essere quello di comprare un litro di latte e un etto di mortadella. Abbiamo attivato da diversi giorni il Coc e la consegna domiciliare di alimenti e farmaci basta chiamare i numeri dedicati o consultare il sito del Comune”.

Parola di Gilardi, lo "sceriffo della Sabina".
 

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