Coronavirus Ariccia, ginecologo positivo: è allarme all'ospedale dei Castelli

Ariccia, ginecologo positivo al virus è allarme all'ospedale dei Castelli
di Luigi Jovino
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Mercoledì 25 Marzo 2020, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 10:52

Positivo al Covid-19 un medico del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale dei Castelli di Ariccia. Sono state avviate le procedure per il contenimento del contagio, ma la preoccupazione è forte. La notizia della positività del medico è stata data sui social net-work da Emilio Cianfanelli, ex sindaco di Ariccia, che è stato uno dei maggiori sostenitori della nascita dell’Ospedale dei Castelli. Il medico sembra abbia fatto il test al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Sebastiano di Frascati e ieri mattina è arrivata la risposta della positività al virus. Narciso Mostarda, direttore generale dell’Asl Rm 6, e Roberto Mastrosanti, sindaco di Frascati, non hanno ancora comunicato l’ufficialità della notizia. Ma i sanitari ed i dirigenti dell’Asl sono in piena emergenza, i dettagli vengono diffusi con una certa cautela.

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«Ho avuto conferma - afferma Emilio Cianfanelli - del contagio del medico, ieri, quando un dirigente del reparto di Ostetricia e Ginecologia ha chiesto ai responsabili dell’Asl quali provvedimenti sono stati presi per tutelare i medici e i sanitari dell’ospedale. La risposta ieri mattina non era ancora arrivata». Ad Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale dei Castelli sono stati da poco accorpati gli omonimi reparti dei nosocomi di Anzio e di Velletri per costruire una grande unità sanitaria delle nascite e per fare spazio ai malati di Covid-19. «La Regione - riprende l’ex sindaco Cianfanelli - ha fatto un errore ad inserire nella stessa struttura reparti di malattie infettive e non. Adesso speriamo che al più presto vengano prese le precauzioni per tutelare i sanitari ed i pazienti».
Molti medici degli ospedali dei Castelli si sono lamentati perché i materiali monouso di biocontenimento vengono forniti con il contagocce. Per lo stesso motivo hanno protestato anche diversi medici di base, costretti a comprare con i soldi propri mascherine e guanti monouso, ed i Vigili del Fuoco. Con una lettera molto garbata, inviata a Nicola Zingaretti, presidente della giunta regionale, il Sindacato Italiano Militari Carabinieri Lazio ha chiesto «di fare dei tamponi a tutte le Forze dell’ordine e al personale sanitario». Nel territorio dei Castelli è stato notato un camper colorato con tre persone a bordo: un autista, un medico ed un infermiere abilitati ad eseguire i tamponi a domicilio.
econdo i dati forniti da Salute Lazio, ieri, nel territorio dell’ Asl Roma 6 ci sono stati 15 nuovi casi di contagio da Coronavirus e 2 decessi ad Anzio e Nettuno. Sono invece 79 le persone uscite dall’isolamento fiduciario domiciliare. Operativi ulteriori 23 posti di pneumologia Covid19 all’Ospedale dei Castelli. A Grottaferrata, che conta 63 casi positivi, va il triste primato del maggior numero di contagiati nei Castelli Romani. «Stiamo lavorando sodo - afferma Luciano Andreotti, sindaco di Grottaferrata - e stiamo facendo il possibile per contenere la diffusione del virus. Vorrei ricordare che i 61 casi infetti da Covid 19 sono confinati nello spazio dell’Istituto Figlie di San Camillo di via Anagnina. Invito tutti i cittadini a restare a casa e a rispettare le prescrizioni ministeriali». Il sindaco Andreotti ha anche annunciato che nei prossimi giorni saranno utilizzati i droni per controllare il territorio e gli spostamenti dei cittadini. A breve ci sarà la Conferenza dei sindaci dell’Asl Rm6 per stabilire le nuove iniziative da intraprendere per fermare l’infezione. «Bisogna perfezionare - spiega Roberto Mastrosanti, sindaco di Frascati - i collegamenti tra comuni e autorità sanitarie per rispondere alla meglio a questa sfida colossale». 

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