Il piano della Regione: servono 350 posti letto Covid

Il piano della Regione: servono 350 posti letto Covid
di Federico Fabrizi
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Mercoledì 25 Marzo 2020, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 11:52

PERUGIA Una riserva di 350 posti letto da destinare ai malati di coronavirs. È questa la cifra sulla quale ora lavora la Regione Umbria. Il numero è riportato nell’ordinanza firmata lunedì dalla governatrice Donatella Tesei nella quale viene individuato anche l’ospedale di Foligno come potenziale Covid-3, dopo le strutture di Pantalla e Città di Castello e i due ospedali più grandi di Perugia e Terni con spazi dedicati sempre più ampi.
Il piano per far fronte all’emergenza viene aggiornato quasi quotidianamente, in una corsa contro il tempo che vede da un lato la crescita dei pazienti bisognosi di ricovero e dall’altro il riassetto degli ospedali.
Servono letti e attrezzature. Sono necessari in particola spazi di Terapia intensiva. L’ultima versione del piano regionale individua numeri per la Rianimazione dedicata esclusivamente ai pazienti Covid-19: 27 letti a Perugia, 23 a Terni, 8 a Pantalla, altri 8 Città di Castello. La somma arriva a 66, cioè una decina di postazioni al di sotto del realistico fabbisogno individuato dalla Task force regionale, da qui la necessità di Foligno. Di più: servono pure spazi per “isolamento diagnostico”: 80 posti letto.
Accanto agli spazi servono le attrezzature: le forniture arrivate finora dalla Protezione civile nazionale vengono giudicate insufficienti da Palazzo Donini, che ieri ha voluto diffondere l’elenco dei materiali ricevuti. Nell’inventario risultano 5 ventilatori per terapia intensiva (di cui due impiegati a Città di Castello e altri 3 con l’attacco per ossigeno non compatibile), 3 trasportabili ma senza batteria e con le istruzioni in cinese e 2 per terapia subintensiva. Ancora: 268mila mascherine rettangolari risultate inadatte per il personale sanitario, 208mila mascherine chirurgiche, 30mila mascherina Ffp2 (quelle con il filtro) e 1700 camici.
La Protezione civile regionale si tra attrezzando per rendere compatibili e funzionanti i respiratori ricevuti al momento inutilizzabili, ma la polemica anche politica è forte. «La giunta non copra ritardi e mancanze con attacchi ingiustificati», ha detto ieri il capogruppo Pd in Regione Tommaso Bori. «Basta sciacallaggio, chiedano al loro governo di rimediare», la replica del leghista Stefano Pastorelli. A seguire una lettera del commissario dem Verini alla Tesei e la replica dei parlamentari umbri del Carroccio.

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