Noemi e la telefonata alla questura, la sorpresa dei genitori: «Ha fatto tutto da sola»

Noemi e la telefonata alla questura, la sorpresa dei genitori: «Ha fatto tutto da sola»
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 25 Marzo 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 13:09

«Noemi ha fatto tutto da sola dalla sua cameretta, noi non ne sapevamo niente». La sua voce ha fatto il giro d’Italia, ma quella telefonata di ringraziamento alla questura di Viterbo per l'impegno degli agenti nell'emergenza Coronavirus i genitori l’hanno ascoltata solo il giorno dopo, aprendo Facebook. Padre albanese (è lui che parla), madre viterbese, quella della piccola è una famiglia riservata che vuole restare nell’ombra. Le idee della bambina invece sono già alla luce del sole: «Da grande vuole fare il poliziotto».

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A chi è venuta l’idea di scrivere una lettera alla polizia?
«Innanzitutto una premessa: sono venuto a saperlo il giorno dopo su internet. In un primo momento mi è caduto il mondo addosso».

Perché?
«Non siamo gente abituata a essere sulla bocca di tutti. Ringraziando Dio la bimba quando ha chiamato ha dato solo il nome e non il cognome».

Quindi Noemi ha telefonato senza che voi ne sapeste nulla?
«Assolutamente sì. Il giorno prima, tornando a casa, stavo parlando con mia moglie. Le stavo raccontando che mi aveva fermato la polizia. Poveracci, con questo coronavirus stavano facendo un grande lavoro. La bimba è appassionata, vuole diventare poliziotto».

Poi cosa è successo?
«Noemi mi ha detto: papà, gli scrivo una lettera. Le ho risposto: amore, non possiamo uscire, se no ci fanno pure la multa».

Però ha insistito.
«Voleva spedirla per posta, invece io le ho consigliato di lasciar perdere e di andare a vedere la televisione in cameretta».

Ed è così che è partito tutto?
«Sì, Noemi in camera ci è andata veramente, ma quella lettera l’ha scritta e ha chiamato la questura di Viterbo. Io ho capito tutto il giorno dopo, quando sono tornato a casa e ho aperto Facebook».

Quando è tornata da voi non ne ha fatto parola?
«Niente, non ce lo ha detto fino al giorno dopo quando lo abbiamo scoperto».

Vi rendete conto che ha fatto commuovere mezza Italia?
«Lo so, e ogni volta che la riascoltiamo ci commuoviamo anche noi. Pure adesso, perché ha fatto una cosa bellissima».

Ha mandato un messaggio positivo in un momento drammatico.
«Devo dire di sì, anche se mi sono un po’ arrabbiato all’inizio».

Quanti anni ha Noemi?
«Ne ha dieci, oggi (ieri, ndc) è il suo compleanno».

Lei ha capito cosa è successo dopo quella telefonata?
«Sì, vede la televisione, ha capito tutto».

E la sua reazione qual è stata?
«Piangeva. E anche io. Con mia moglie ci siamo guardati increduli: allora lo ha fatto per davvero. Ci teniamo a ringraziare Roberto Bruti, l’operatore 23 della questura che ha risposto alla telefonata».
 

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