Anna Pepe, bufera sulla canzone "Bando": «Offende i gay»

Anna, autrice del brano "Bando"
di Roberta Savona
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Martedì 24 Marzo 2020, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 00:03
È prima in classifica la poco più che sedicenne Anna (al secolo Anna Pepe), che con la sua "Bando", uscita lo scorso 31 gennaio 2020, sfida tutti i record e vola in testa alle charts che proclamano il brano come assoluta hit del momento. Un'escalation mai vista prima, che porta la trap-rivelazione direttamente tra le fila dell'etichetta Virgin Records, con un pezzo che rimbalza nell'etere e si ferma nelle orecchie e nella testa della gente, come solo un beat ipnotico saprebbe fare. Un testo apparentemente privo di senso ai più, ma meglio apprezzato dal pubblico di giovanissimi, a cui non è sfuggito un passaggio scomodo che offende una parte di fans appassionati del genere. Il riferimento è alla parola "maricòn", termine spagnolo spregiativo ed equivalente del nostro "frocio". È per questo che Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center e responsabile di Gay Help Line - 800 713 713, chiede che venga rimossa la frase "Cazzo vuoi maricòn (frocio in spagnolo), ti becco e m'impicco", che nulla aggiunge ne toglierebbe all'esplosivo successo della trapper spezzina.  
 
«È davvero avvilente che ancora oggi, nel 2020, si possano scegliere dei termini così offensivi verso le persone lesbiche, gay, bisex o trans, soprattutto in una canzone d'esordio che dovrebbe testimoniare l'avanguardia degli artisti più giovani», afferma Marrazzo e continua dicendo: «Ci auguriamo innanzitutto che l'insulto non fosse l'intento della cantante e pertanto, le chiediamo di eliminare la frase omofoba dal brano, che non muterà di successo, ma in cambio eviterà che molte altre persone giovani e giovanissime che ascoltano la sua musica, spesso già vittime di bullismo, si sentano offese perchè lesbiche, gay, bisex o trans». La richiesta fatta dal portavoce dell'associazione Gay Center, è scaturita dalle continue segnalazioni di persone omosessuali sentitesi offese dal testo; le molteplici segnalazioni sono giunte e state raccolte da Gay Help Line, la linea telefonica a sostegno della comunità LGBTQ+, di cui Marrazzo è diretto responsabile.
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