Poi ci sono i sindacati. Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm anche per la giornata di oggi, come già avvenuto ieri, sollecitano tutte le imprese a fermarsi in attesa di avere chiarimenti sull'ultimo decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio: «Riteniamo - dicono le tre organizzazioni di categoria - che le aziende debbano agire per mettere in sicurezza gli impianti ed eventualmente prepararsi al fermo produttivo». La minaccia è di rispondere con lo sciopero in caso di indisponibilità a queste richieste. Garantire protezione alle categorie che non si fermano, per scongiurare il rischio contagio, è anche la richiesta che arriva dal segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri. E l'elenco è lungo. Si parte dal personale sanitario: medici, infermieri, ausiliari, per proseguire con gli addetti dei supermercati, ditte di pulizia, mense ospedaliere, riders, autisti del trasporto pubblico locale, operai della filiera alimentare e farmaceutica, addetti ai dispositivi di protezione individuale, forze dell'ordine e polizia locale, giornalisti, operatori postali e bancari, operatori delle reti digitali, operatori ecologici e tanti altri.
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