J'accuse del Papa: attenzione all'accidia, il peccato che rende tutti tristo-dipendenti

Hieronymus Bosh, L'Accidia, Museo del Prado,
di Franca Giansoldati
2 Minuti di Lettura
Martedì 24 Marzo 2020, 08:22

Città del Vaticano – Mai come oggi, in tempi di coronavirus, dove la vita della collettività è stata letteralmente stravolta, affiora quello che Papa Bergoglio definisce un «peccato brutto e maligno»: l'accidia. La definisce un «veleno, una nebbia che circonda l'anima e non la fa vivere, ma anche una droga, perchè se tu l'assaggi spesso ti piace e finisce per essere un tristo-dipendente».

L'Accidia sulla quale si è concentrata l'omelia di Papa Francesco è uno dei sette vizi capitali. A suo parere di questi tempi è deleteria perchè annienta la speranza e per tanti cristiani significa finire in un vortice di lamentele, di tristezza, di malinconia fino a soffocare la vita interiore, quella spirituale. Spingendo le persone a disinteressarsi le une dalle altre, lasciandosi trascinare in un gorgo di pensieri negativi e autocentrati.

Hieronymous Bosh in un quadro conservato al Museo del Prado, a Madrid, raffigura l'Accidia immaginando un ecclesiastico che sonnecchia pigro davanti al camino acceso e scoppiettante, mentre accanto arriva la fede, che è raffigurata in una monaca che prega con il rosario in mano. Un accostamento allegorico per fare risaltare il torpore spirituale dell'acidioso.

Molti pensatori del passato hanno fatto ritratti precisi delll'accidia. Cesare Ripa nella sua Iconologia, nel XVI secolo, la descriveva come una vecchia brutta, mal vestita, con il capo appoggiato alla sua mano, interte, fiacca e sciatta. Probabilmente si era ispirato alla radice della parola, dal greco akedia, che indica l'assenza di cura e da qui la debolezza dell'anima, portando alla apatia spirituale. L'Accidia è diversa dalla pigrizia perchè genera inerzia del cuore, fino a rifiutare il bene.

Per San Massimo era la madre di tutti i vizi. L'accidioso, invece, per Sant'Agostino è colui che non si cura di operare per il bene perchè ogni sforzo è causa di tedio. Nel Medio Evo veniva usata per mettere alla gogna il peccato tipico degli ecclesiastici. Stamattina il Papa la ha esteso a tutti i cristiani. E' un rischio ricorrente in qualsiasi epoca. Sicuramente uno dei maggiori ed eclatanti esempi di accidiosi riguarda la figura di Pilato che non vuole entrare nel merito del processo a Gesù, di fatto mostra di non avere opinioni, ha altro da fare, non decide e se ne lava le mani. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA