Separati e costretti sotto lo stesso tetto, Bernardini De Pace:
«Dividete la casa in zone e conoscetevi meglio»

Separati e costretti sotto lo stesso tetto, Bernardini De Pace: «Dividete la casa in zone e conoscetevi meglio»
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Lunedì 23 Marzo 2020, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 14:33
«Nulla succede per caso. Dovete cercare di fare come il topolino caduto nel latte che, anziché arrendersi e affogare, ha cominciato a muoversi fino a creare il burro, riuscendo a saltare fuori dal bicchiere. Allora non rimuginate sul disastro, ma muovetevi e vedrete che qualcosa di nuovo ne uscirà».
 Annamaria Bernardini de Pace, la regina degli avvocati matrimonialisti in Italia, affida all’agenzia Dire i suoi consigli per le coppie in difficoltà costrette alla convivenza forzata a causa dell’emergenza Coronavirus.

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«Al momento seguo otto coppie che dovranno rinviare la separazione – spiega- e che ora sono costrette a continuare a vivere sotto lo stesso tetto. A tutte ho consigliato di suddividere la casa in zone, di assegnarsi dei compiti separati, magari uno prepara il pranzo e l’altra la cena, oppure si può cucinare a turno con i figli. Forse quando l’emergenza sarà finita si separeranno lo stesso, ma in questo modo l’uomo potrà comprendere quanto sia difficile il mestiere di mamma e le donne capire che gli uomini - dice con il sorriso Bernardini de Pace- senza l’amante possono essere fantasiosi e divertenti, improvvisandosi per esempio chef in cucina».

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La matrimonialista, che si divide nei suoi studi sparsi in Italia, ora è bloccata in Liguria a causa delle misure adottate dal governo per contrastare la diffusione dell’epidemia, ma è in compagnia dei suoi nipoti: «Finalmente me li sto godendo- racconta- Loro la mattina studiano, mentre io ho delle conference call con le mie collaboratrici. Continuiamo a lavorare anche a distanza».

Tornando alla convivenza forzata, oltre a peggiorare il rapporto, può avere anche dei benefici in una coppia in crisi?

«Certamente- spiega Bernardini de Pace- io sono una romantica e mi auguro che una situazione di questo tipo possa produrre dei cambiamenti positivi in famiglia. Soprattutto per i figli, che sono le vere vittime di una separazione. Bisogna reinventarsi, trovare una nuova intimità, vedere la famiglia da un altro punto di vista. Alcune clienti negli ultimi giorni mi hanno confidato che hanno riscoperto un marito diverso rispetto a quello al quale erano abituate. Forse è perché in questo momento non lavorano. Potrebbe anche accadere che alla fine non si separeranno, sarebbe una bella notizia».

In una coppia in procinto di separarsi, però, sono molti i problemi pronti ad esplodere. Non è così?
«Convivenza forzata e isolamento vogliono dire anche non avere più alcun rapporto con le amanti– risponde Bernardini de Pace alla Dire- In un primo momento ho pensato che tutti questi runner non andassero realmente a correre, ma che quella fosse solo una scusa per vedere ‘l’altra’. Poi hanno limitato le corse vicino casa e quindi addio a incontri clandestini, ma almeno rimaneva il telefono. Ora che non si può più uscire cominceranno le vere discussioni. Questo sarà un problema serio per molte coppie».

Ma quello che l’avvocato non ha “veramente sopportato” nella gestione di questa emergenza è questo: «Fino all’ultimo decreto, mentre l’Italia era bloccata - tiene a sottolineare Bernardini de Pace - i giudici, sostenuti addirittura da una nota del ministero della Giustizia, avevano concesso le visite dei figli di genitori divisi. Così questi ragazzi andavano su e giù in tutto il Paese perché i giudici avevano deciso che un loro provvedimento aveva più valore di qualsiasi decreto governativo, più della salute pubblica, ma soprattutto più della salute di questi giovani. Una totale follia, che solo l’egoismo dei genitori poteva giustificare. Fortunatamente l’ultimo decreto ha escluso categoricamente questa possibilità».

Bernardini de Pace nonostante abbia al suo attivo circa 30mila cause di divorzio, non ha perso l’ottimismo nei confronti delle coppie italiane. Neppure in questo periodo. «Senza dubbio. Io sono e sarò sempre un’ottimista- ribadisce l’avvocatessa alla Dire- Gli italiani sono un popolo che si sta ‘riattrezzando’. Finita l’emergenza certamente continueranno ad esserci tante separazioni, ma sono convinta che questa convivenza forzata porterà tante coppie a riscoprirsi. E forse molte famiglie nel frattempo si saranno salvate. Sa- conclude- ero molto amica di Fabrizio De André e sposo da sempre i suoi versi: ‘Dal letame nascono i fiori’».
 
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