Coronavirus, Roma in finestra alle #Orediciotto

Orediciotto, progetto fotografico a cura di Matteo Castellani e Nicola Cerza. Foto N.Cerza
di Roberta Savona
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Lunedì 23 Marzo 2020, 17:56 - Ultimo aggiornamento: 17:57
In questi giorni divisi tra tempo sospeso e limitati spazi casalinghi, c'è un'intera nazione che alle ore 18.00 in punto si ritrova affacciata alla finestra. E Roma, la sua capitale, è una città come le altre, fatta di uomini e di donne le cui storie sono rinchiuse dentro le mura domestiche, trattenute perché non scappino via, evitando il rischio che si mischino a nuove ed altre storie. Perché è troppo rischioso vivere al tempo del Covid-19. E' meglio fingere di farlo, in attesa che ritorni la quotidianità. Ma in questa life fiction che è la quarantena, giovani teste non riescono a fermare il loro fermento. Guardano la vita con gli occhi avidi di chi ha voglia che quelle porte tornino presto ad aprirsi. Così, un giorno dopo l'altro, Matteo e Nicola continuano a sentirsi, facendo crescere un'amicizia che si erge sulla più solida delle fondamenta: la stima. Matteo sa quanto Nicola è bravo con la sua macchina fotografica e sa bene che da quel balcone, al Laurentino 38, il suo amico fotogrago non rimarrà solo a guardare. Seppur in un modo strano, su quei balconi e dietro quelle finestre, la vita continua a scorrere. La gente si incontra e si conosce per la prima volta, riscoprendosi così meno sola, mentre ci si scambia una ricetta, oppure si intona una canzone.
 
 

La vita che rimane ferma nelle immagini rubate e scattate da Nicola, finisce in rete, sulla pagina Instagram @orediciotto , in una cronaca-progetto che in breve acquisisce followers online. «Il nostro progetto è nato così, sin dal primo giorno vedevo le foto di Nicola e ho pensato fosse giusto condividerle online per raccontare la vita sul balcone e in generale tutte le situazioni di un quartiere così difficile come può essere il Laurentino 38», afferma Matteo Castellani, il ventitrenne Project Creative Head, già noto alla cronaca locale per esser stato uno dei primi laureati in salotto, in piena emergenza Coronavirus. «Dopo tutto questo, ci sarà un Paese da ricostruire e molto da fare. Stiamo già pensando al domani. Ci saranno anche sorrisi da cogliere, quelli all'interno dello Spallanzani per esempio. Non vorremmo fermarci qui. Vorremmo cogliere tutto questo, anche oltre la quarantena, così da poter realizzare anche una mostra-evento dedicata, magari con una raccolta fondi da destinare a chi ne avrà più bisogno», aggiunge il Photographer Nicola Cerza.
Nelle foto pubblicate dai ragazzi su instagram, c'è l'istantanea di un'Italia che in questo momento ha perso i suoi colori, da qui anche la scelta del bianco e nero, che descrive in modo poetico la vita dei palazzoni al Laurentino 38, dove c'è chi ascolta, chi applaude e partecipa al canto corale, chi prende il sole e chi con nostalgia guarda la strada su cui presto torneremo liberi di camminare.
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