Coronavirus, in Ciociaria i denunciati
sono quattro volte in più dei contagiati
Il prefetto: "E spesso diventano casi positivi"

Il prefetto di Frosinone Ignazio Portelli
di Luciano D'Arpino
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Lunedì 23 Marzo 2020, 07:00

Prefetto Portelli, in questi tempi di coronavirus in Ciociaria vi sono stati circa 600 denunciati a fronte di 140 contagiati. I trasgressori, insomma, sono quattro volte di più dei malati. E' una caratteristica locale?

"E' una cosa più del meridione che del nord Italia. E hanno alla base un errore di fondo che è la stupidità. Ognuno pensa che devono essere gli altri a rispettare le misure anti pandemia e che loro possono essere esenti. Va tenuto presente che la stragrande maggioranza dei contagiati è per questo tipo di stupidità. Per leggerezza umana. C'è sempre un errore alla base".

Ma questo fenomeno è trasversale o riguarda alcune categorie in particolare?

"Il virus è democratico e colpisce tutto e tutti. Si salvano quelli che hanno ben cognizione della situazione e sono tanti. La stragrande maggioranza della gente sta rispettando le regole. Però i cretini ci impongono un lavoro supplementare che ci potremmo risparmiare."

I controlli sul territorio della provincia di Frosinone sono sufficienti?

"La rete di controllo è ampia e articolata. Nei comuni della provincia opera principalmente l'Arma dei carabinieri. Dove ci sono i commissariati, Frosinone, Cassino, Sora, Fiuggi, invece, anche  la polizia di Stato e la Guardia di Finanza. Poi abbiamo anche i vigili urbani."

A Frosinone e in altri Comuni i vigili hanno delegato questa funzione anche alla Protezione civile. Va bene?

"Va bene se i volontari hanno cose da fare. Se è solo per farli passeggiare per le vie cittadine allora contravvengono al divieto principe introdotto in Italia che è quello di non uscire di casa. Bisogna restare dentro. E' un principio che vale per tutti, in primo luogo per me e io lo sto rispettando."

Un altro fenomeno che lei ha stigmatizzato negli ultimi tempi è stato il protagonismo di alcuni sindaci...

"Io capisco il loro ruolo che è importante perché sono un riferimento per la popolazione. Mi dispiacciono invece tutte quelle dichiarazioni o attività fatte solo per la lotta politica . Perché ritengo particolarmente squallido approfittare del momento per fare lotta politica.E il fenomeno riguarda anche le minoranze. E' un gioco a chi la dice più grossa che non non serve a nessuno in quanto la situazione è già sufficientemente grave."

A Boville poi ci sono stati problemi con i riti funebri e qualche assembramento di troppo al cimitero. Lei ha anche stigmatizzato il comportamento del sindaco...

"E' un facilitatore, Chi fa così viola le regole che impediscono le cerimonie religiose e anche quelle della Conferenza episcopale. "

In Ciociaria, fortunatamente, non c'è ancora una zona rossa. Con quali numeri potrebbe scattare?

"Tutta la provincia è costantemente seguita: giorno e notte. I dati sono riferiti alle strutture della sanità pubblica le quali, di volta in volta, ci indicano le misure da adottare. Si avrà la zona rossa quando si supera una certa soglia. La soglia è genericamente fissata sopra l'un per mille: un malato per ogni mille abitanti. Ma non è automatico, vanno considerati tanti altri fattori. Per evitare questo, lo ripeto ancora una volta, biosgna restare a casa"...




 

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