Roma Caput Mundi, la poesia di Lino Banfi sull'emergenza coronavirus:
E’ una Roma triste e insolita, ma che sta succedendo?
Di giorno non più voci, ma solo campane
C’è un silenzio cupo e insolito, ma che sta succedendo?
L’unico rumore di notte è l’acqua delle fontane!
In quelle piazze famose che hanno visto tante storie e tanti amori
l’acqua non si sentiva, era coperta dai rumori
Ci volete spiegare? Ma che sta succedendo?
Be’ io vivo a Roma da una vita e mi sento romano,
per cui, come un trasteverino, vi spiego l’arcano:
quei miliardi di gocce che stanno scorrendo
ora sono le lacrime della Caput Mundi che sta piangendo...
Però, raghezzi, un momento, ma che vi state commuovendo?
E no, non volevo questo come Nonno Libero, Banfi o Zagaria,
anche se è scritta col cuore la mia piccola poesia.
Vorrei farvi sempre e solo sorridere in ogni dove
alla faccia di quel malefico Covid diciannove!
Coronavirus, poesia di Lino Banfi sull'emergenza: Roma Caput Mundi
di Lino Banfi
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Lunedì 23 Marzo 2020, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 18:38
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