Coronavirus, poesia di Lino Banfi sull'emergenza: Roma Caput Mundi

Coronavirus, poesia di Lino Banfi sull'emergenza: Roma Caput Mundi
di Lino Banfi
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Lunedì 23 Marzo 2020, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 18:38

Roma Caput Mundi, la poesia di Lino Banfi sull'emergenza coronavirus:

E’ una Roma triste e insolita, ma che sta succedendo?

Di giorno non più voci, ma solo campane

C’è un silenzio cupo e insolito, ma che sta succedendo?

L’unico rumore di notte è l’acqua delle fontane!

In quelle piazze famose che hanno visto tante storie e tanti amori

l’acqua non si sentiva, era coperta dai rumori

Ci volete spiegare? Ma che sta succedendo?

Be’ io vivo a Roma da una vita e mi sento romano,

per cui, come un trasteverino, vi spiego l’arcano:

quei miliardi di gocce che stanno scorrendo

ora sono le lacrime della Caput Mundi che sta piangendo...

Però, raghezzi, un momento, ma che vi state commuovendo?

E no, non volevo questo come Nonno Libero, Banfi o Zagaria,

anche se è scritta col cuore la mia piccola poesia.

Vorrei farvi sempre e solo sorridere in ogni dove

alla faccia di quel malefico Covid diciannove!


 




 

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