Coronavirus Napoli, per paura della pandemia partorisce in casa: mamma e bimbo stanno bene

Coronavirus Napoli, per paura della pandemia partorisce in casa: mamma e bimbo stanno bene
2 Minuti di Lettura
Domenica 22 Marzo 2020, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 13:19

Paralizzata dal terrore. Nasconde il travaglio per paura di restare da sola in ospedale in periodo di pandemia da coronavirus, e partorisce sul divano di casa aiutata dal marito, operaio metalmeccanico improvvisatosi ostetrico per far nascere il suo secondogenito. E' accaduto a Frattaminore, nel napoletano, dove una donna di 35 anni, Maria, ha dato alla luce il suo secondogenito con l'aiuto del marito, Alfonso Grassia, 44enne operaio dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco. L'uomo racconta di aver notato le sofferenze della moglie e quando ha capito che la donna stava celando il travaglio ha chiamato il 118 per farla portare in ospedale.

Uccisa dal Covid-9: addio in streaming. Partorisce gemelli sani: «Al tampone positivo mi si è fermato il cuore»

Coronavirus, la moglie di Rugani positiva e incinta: «Ho una paura infinita»

«Ma l'operatrice mi ha detto di controllare a che punto fosse - ha raccontato emozionato l'uomo - ed ho visto che Lorenzo, questo il nome di mio figlio, aveva fretta di uscire, già si vedeva la testa. Allora l'operatrice, Ilaria, che ringrazio per essere stata paziente con me alle 4 di stamattina, mi ha spiegato cosa fare, come aiutare mia moglie. E mio figlio è nato prima che arrivassero gli operatori del 118, che hanno portato madre e figlio all'ospedale di San Giovanni di Dio a Frattamaggiore. Entrambi stanno bene, mio figlio pesa 3 chili e 190 grammi, sta bene. Non mi aspettavo di riuscire ad aiutare mia moglie in una cosa così bella». Ad attendere il rientro a casa di Maria e Lorenzo, c'è anche Maurizio, il primogenito di 4 anni. «Lui dormiva e non si è accorto di niente - spiega Alfonso - stamattina si è svegliato e poi si è riaddormentato. Gli racconterò più tardi di Lorenzo. Ho vissuto un'esperienza unica, che ricorderò per sempre. Ho preso il mio secondo figlio in braccio e lui mi ha guardato. Un dono di Dio in questo momento tragico per l'umanità tutta. Ora spero che li facciano tornare presto a casa».

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA