Fuori di casa senza un motivo,
maxi controlli e altra pioggia
di denunce in Ciociaria

Fuori di casa senza un motivo, maxi controlli e altra pioggia di denunce in Ciociaria
di Stefano De Angelis
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Sabato 21 Marzo 2020, 13:43 - Ultimo aggiornamento: 13:44


Ancora troppi in giro, a piedi o con l’auto, senza una ragione ritenuta valida. Ed ecco che il numero dei denunciati, nell’ambito dei controlli sul rispetto dei divieti per l’emergenza Coronavirus, schizza arrivando quasi a tre volte quello dei contagiati. In Ciociaria, infatti, le persone cui è stata contestata la violazione del provvedimento dell’autorità, cioè del decreto governativo per il contenimento del virus, ora sono quasi 300. Ben 79, stando al report della Prefettura, soltanto in un giorno e di questi 49 sorpresi fuori di casa dai carabinieri.

Tra coloro che si sono ritrovati a dover dare spiegazioni ci sono due trentenni di Cassino, fermati l’altra notte mentre erano su un’auto sulla superstrada. Da una perquisizione, inoltre, è spuntato un coltello a serramanico nella disponibilità del più giovane, mentre l’altro era al volante con la patente revocata. Nei guai è finito anche un 67enne, notato in auto insieme con i propri cani dai carabinieri di Guarcino. Stessa sorte per un 48enne albanese, residente a Frosinone, che si trovava in un bar senza una giustificazione considerata adeguata. Nell’occasione non è andata bene neanche al titolare del locale che, pur autorizzato all’apertura, era privo di mascherina e guanti.
Negli accertamenti sfociati in denunce sono incappati anche quattro giovani della Valle dei Santi che stavano discutendo in una piazza. Un 22enne del Cassinate, invece, è stato fermato mentre era al volante dell’auto e, stando alla ricostruzione, ha detto che era stanco di restare a casa. Non è passato inosservato alla pattuglia neanche un ragazzo di 22 anni: seduto su una panchina alla periferia di Cassino a fumare una sigaretta, ha riferito che era andato a fare la spesa, ma i militari non hanno trovato riscontri. Di inosservanza del decreto anticontagio è stato chiamato a rispondere anche un giovane del Frusinate che ha esibito un’autocertificazione secondo cui doveva consegnare una mascherina alla fidanzata.

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