Coronavirus Italia: 47.021 casi (+4.760). I morti sono 4.032 (+627). Guariti 5.129 (+689). Borrelli: picco imprevedibile

Coronavirus Italia: 47.021 casi (+4.760). I morti sono 4.032 (+627). Guariti 5.129 (+689)
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Venerdì 20 Marzo 2020, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 15:20

È un nuovo bollettino drammatico quello che fotografa la situazione Coronavirus in Italia aggiornata ad oggi, 20 marzo 2020: a fronte di 47.021 casi positivi totali (compresi deceduti e guariti), si contano 4.032 morti, ben oltre quanti il Covid-19 ne abbia fatti in Cina. L'incremento nelle ultime 24 ore è di 627 persone decedute, un dato senza precedenti. Gli attualmente positivi (esclusi quindi i morti e i guariti) sono 37.860, ben 4.670 più di ieri. I guariti salgono a 5.129, 689 in più rispetto al 19 marzo. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 415.

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Sono 2.655 i malati ricoverati in terapia intensiva, 157 in più rispetto a ieri. Di questi 1.050 sono in Lombardia. Il dato è stato fornito in conferenza stampa alla protezione civile. Dei 37.860 malati complessivi, 16.020 sono poi ricoverati con sintomi e 19.185 sono quelli in isolamento domiciliare.

«Non sapremo mai quando sarà il picco, dicono gli esperti: si parlava ragionevolmente della settimana prossima o successiva, ma non c'è un dato scientifico. Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno dato risultati: il numero di persone positive è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta e ci auguriamo che con misure attuali e che saranno prese ci permetteranno di fermare l'epidemia», ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa.

«A noi non risultano difficoltà nelle terapie intensive. È evidente che ci siano attività impegnative e sostenute, che tutti i medici siano occupati e si lavori in modo sostenuto, ma a noi non risultano difficoltà», ha proseguito sottolineando che «quando gli ospedali devono alleggerirsi, fanno ricorso alla Cross e fino ad ora tutte le richieste alla Cross sono state accolte. La Cross ha sempre funzionato e ce lo dice anche la Lombardia».

«Quando è partita l'emergenza, avevamo 5.400 posti nelle terapie intensive, oggi siamo intorno agli 8mila e stanno ancora crescendo». Stanno aumentando anche i posti «in pneumatologia e nei reparti specializzati». «C'è tutta un'attività di potenziamento - ha concluso Borrelli - che è stata messa in atto» dalle Regioni e dal governo. 

È salito a 3.359 il numero degli operatori sanitari contagiati, 659 in più rispetto agli ultimi dati di due giorni fa. Un numero che rappresenta - dice la Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) - il 10% del totale. Intanto si l'elenco dei medici deceduti sul Portale Fnomceo: Francesco Foltrani, medico di Medicina Generale di Macerata, Andrea Carli, medico di Codogno in pensione deceduto la notte scorsa in India ove era andato in viaggio.


Resta la Lombardia la regione con la situazione più critica: «i pazienti positivi sono 22264, +2380 rispetto a ieri, i ricoverati sono 7735, con un aumento di 348, a cui vanno aggiunti 1050 persone ricoverate in terapia intensiva, 44 in più, mentre i decessi sono 2549, 381 in più», ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha aggiunto che sono 4235 i dimessi.


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