In Antartide stessi compiti per donne e uomini. Ed è sempre maggiore la presenza femminile.

Dalla pagina Facebook ItaliAntartide - 35.ma Spedizione: Carla, Patrizia e Laura
di Simona Verrazzo
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Mercoledì 18 Marzo 2020, 12:07

Venerdì in Antartide chiude, per essere ristrutturata, la stazione italiana 'Mario Zucchelli', quartier generale della ricerca scientifica del nostro paese e sede di appoggio della XXXV spedizione italiana, composta da 250 persone tra ricercatori, anche stranieri, e tutte le forze armate, Aeronautica, Esercito, Marina e Carabinieri. Vi hanno preso parte anche 25 donne, di cui 7 nella logistica e 18 nella ricerca. Il bilancio è più che positivo. Da ottobre a febbraio il team ha lavorato appoggiandosi non soltanto alla 'Mario Zucchelli', che è stata dotata del primo impianto fotovoltaico, ma anche alla base italo-francese Concordia (quest’ultima è a 3.000 metri di altezza). Tra le missioni c’era la costruzione del primo aeroporto dell’Antartide ed è italiana la prima donna ad aver condotto, in questa occasione, un velivolo nel sesto continente: il capitano Anna Maria T.. Fiore all’occhiello della spedizione è stata la rompighiaccio ‘Laura Bassi’, impegnata in una missione oceanografica nella Barriera di Ross, dove il ghiaccio sotto il livello del mare è spesso centinaia di metri e antico di migliaia di anni. La nave porta il nome della prima donna in Italia a cui venne assegnata una cattedra universitaria.

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La spedizione italiana si è conclusa proprio a cavallo delle celebrazioni per il 200° anniversario della scoperta dell’Antartide, nel 1820. In due secoli molte cose sono cambiate, a cominciare dal clima (in peggio) e dalla sempre maggiore presenza delle donne (in meglio). Nonostante le rivendicazioni territoriali di Argentina, Australia, Cile, Francia, Nuova Zelanda, Norvegia e Regno Unito, l’Antartide non appartiene ad alcun paese, ma può essere utilizzato soltanto per scopi di ricerca scientifica pacifica. Dal 2016 il programma australiano Homeward Bound organizza spedizioni composte da sole donne, sempre circa un centinaio e provenienti da tutto il mondo. Le selezioni per l’edizione HB5 2020 sono aperte e, al momento, è già presente un’italiana: la biologa Anna Colucci, specialista in Gestione ambientale per la Banca Centrale Europea, a Francoforte.
Con un clima così estremo i compiti svolti dal personale femminile sono gli stessi di quello maschile: oltre alla ricerca e alla logistica le donne sono impegnate come guide e interpreti, perché alcune zone sono aperte al turismo. E’ il caso di Jiayi Zhao, che a Pechino è attiva nel mondo teatro, ma regolarmente fa la guida e l’interprete dal cinese sia al Polo Nord sia al Polo Sud. Per l’Antartide tutti mettono a disposizione il proprio talento. E’ il caso della subacquea turca Şahika Ercümen, che ha battuto numerosi record del mondo di immersione in apnea e l’anno scorso ha preso parte alla missione scientifica del suo paese, calandosi nelle acque gelide dell’Isola di re Giorgio.

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