Coronavirus Italia: 21.157 casi, 2.795 più di ieri. Morti 1.441 (+175), guariti 1.966 (+527)

Coronavirus Italia, 21.157 casi, 2.795 più di ieri. I morti sono 1.441, i guariti 1.966
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Sabato 14 Marzo 2020, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 08:53

«Va fatto uno sforzo in più da parte di tutti. Anche da parte di chi lavora o studia in un'altra regione diversa dal luogo dove ha la propria famiglia o la residenza: non si sposti. Se si vuole davvero bene ai propri cari, e per il bene di tutti, vanno evitati questi viaggi». È l'appello di Palazzo Chigi. «Proprio per contrastare l'emergenza Coronavirus, e nell'ambito degli interventi volti alla riduzione dei treni ordinari a lunga percorrenza, il Ministero dei Trasporti ha disposto da stasera il blocco dei treni notturni».

Ecco il bollettino dei casi di coronavirus in Italia della protezione civile: sono 17.750 i positivi in Italia, 2.795 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 21.157 Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione CivileSono 1.966 le persone guarite, 527 in più di ieri. Sono arrivate a 1.441 le vittime. In un solo giorno c'è stato un aumento di 175 morti. Ma ieri erano stati 250. La conferenza stampa è stata anche l'occasione per affrontare il tema mascherine: Borrelli ha sottolineato la necessità di riconvertire «strutture alla produzione di mascherine».

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Sono aumentati del 36,7% i guariti nelle ultime 24 ore, passando da 1.439 a 1.966 (+527). Il numero dei morti, invece, è aumentato di 175, con un incremento del 13,8%, uno dei più bassi degli ultimi giorni. In Lombardia, in particolare, il numero dei decessi è aumentato di circa l'8%, pari a 76 casi, contro i 146 di ieri. Infine, il numero dei malati è cresciuto di 2.795 con un incremento del 18,6%.



Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 9.059 i malati in Lombardia (1.327 in più di ieri), 2.349 in Emilia Romagna (+338), 1.775 in Veneto (+322), 814 in Piemonte (+20), 863 nelle Marche (+165), 614 in Toscana (+159), 320 nel Lazio (+78), 243 in Campania (+30), 384 in Liguria (+80), 271 in Friuli Venezia Giulia (+35), 150 in Sicilia (+24), 156 in Puglia (+35), 199 in Trentino (+42), 106 in Abruzzo (+23), 103 in Umbria (+30), 17 in Molise (+0), 47 in Sardegna (+4), 41 in Valle d'Aosta (+14), 59 in Calabria (+22), 170 in Alto Adige (+47), 10 in Basilicata (+0). Quanto alle vittime, se ne registrano: 966 in Lombardia (+76), 241 in Emilia Romagna, (+40), 55 in Veneto (+13), 59 in Piemonte (+13), 36 nelle Marche (+9), 6 in Toscana (+1), 27 in Liguria (+10), 6 in Campania (+4), 13 Lazio (+2), 13 in Friuli Venezia Giulia (+3), 8 in Puglia (+3), 3 in provincia di Bolzano (+1), 2 in Sicilia (+0), 2 in Abruzzo (+0), uno in Umbria (+0) uno in Valle d'Aosta (+0), 2 in Trentino (+0). I tamponi complessivi sono 109.170, oltre 74mila dei quali in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

 


Le polemiche. «Ci sono in corso polemiche destituite di ogni fondamento e quindi mi auguro che anche da parte di tutte le restanti istituzioni si possa esser coesione, ha detto Borrelli in conferenza stampa rispondendo alle accuse delle Regioni, in particolare della Lombardia. «Siamo di fronte ad una grande pandemia - ha aggiunto - dobbiamo lavorare tutti insieme senza polemiche». A Sky, l'assessore di Regione Lombardia al Welfare Giulio Gallera, commentando le mascherine arrivate in regione dalla Protezione civile, ha detto: ​«A noi servono mascherine del tipo fpp2 o fpp3 o quelle chirurgiche e invece ci hanno mandato un fazzoletto, un foglio di carta igienica, di Scottex».

Il caso mascherine. «In tutto il mondo c'è una chiusura delle frontiere all'esportazione, penso a Paesi come India, Russia e Romania, che rappresentano il mercato dal quale i fornitori avevano recuperato mascherine. Per questo il lavoro di recupero delle mascherine è molto faticoso. Ma è un problema non soltanto italiano nazionale». Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa nella sede della Protezione Civile sul Coronavirus. «Sulle mascherine - ha precisato Borrelli - il fabbisogno è su base mensile di circa 90 milioni di unità complessive. Abbiamo stipulato contratti per oltre 55milioni di mascherine. Ad oggi ne sono state consegnate più di 5 milioni e abbiamo anche registrato 20 milioni di mascherine che avevamo contrattualizzato e che per vari motivi non sono arrivate». 

«Purtroppo noi non abbiamo attualmente una produzione nazionale di mascherine e dpi, perché in passato è stata considerata di basso margine per gli operatori economici e quindi ora ne abbiamo le conseguenze. Del resto è compito del commissario Arcuri quello di razionalizzare e individuare strutture che possano essere riconvertite per la produzione, è un'ipotesi che si sta valutando», ha detto Borrelli.

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