Coronavirus, vitamina C introvabile dopo la fake news sui social

Coronavirus, sparita la vitamina C dopo la fake news sui social
di Maurizio Di Biagio
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Sabato 14 Marzo 2020, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 09:23

I farmacisti, come, spiega l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, «sono in prima linea nell’assicurare un servizio prezioso e insostituibile per i cittadini». E ora gli assistiti potranno ritirare i farmaci attraverso un codice senza recarsi in ambulatorio.
La farmacia Crocetti è una delle più antiche di Teramo e a frequentarla sono clienti «in panico non tanto per il Coronavirus - spiega il dottor Giorgio Guerrieri Crocetti - ma per i negozi che uno dietro l’altro hanno abbassato le saracinesche».
Come è cambiato l’afflusso di clienti dopo il Decreto?
«Non c’è stata differenza tra l’uno e l’altro negli ultimi giorni e ciò ci stupisce perché con le misure del Governo ci attendevamo che i teramani stessero più a casa. Però c’è da dire che, a causa del Coronavirus, non vedevamo così tanta gente in farmacia da almeno dieci anni».
Richieste mascherine e gel igienizzante?
«Sì, e continua per telefono e di persona ma non li abbiamo: dove ci riforniamo ci dicono che è mancante in tutta Italia («fatevele fare dai sarti» aggiunge un anziano che staziona in farmacia, ndr), quelle chirurgiche servono a ben poco. Le nostre sono conformi, con tanto di certificato, ma dopo qualche giorno vanno sostituite, alla fine la protezione più valida resta il vetro anti-droplet che abbiamo installato».
Com’è lo stato psicologico dei teramani?
«Il cliente anziano non si rende conto della situazione perché vuole continuare a vivere come prima, i giovani e la fascia media d’età si comportano meglio, inoltre appaiono più responsabili, a cominciare dal rispetto della fila e dal sapere che si entra scaglionati».
La spesa è cambiata?
«I clienti fanno scorta soprattutto di medicine per il cuore o di salvavita in genere, in buona sostanza riguardanti le cure che non si possono interrompere. Poi quello che ho apprezzato è che la gente viene a fare la spesa anche per altre persone, per un condominio intero ad esempio o per gli anziani immobilizzati a casa, un bel segnale».
C’è qualche strana richiesta?
«Stupisce quella della vitamina C o dei prodotti per aumentare le difese immunitarie, tutto ciò ha avuto origine da fake news apparse sui social, addirittura appena dopo qualche minuto il diffondersi della notizia abbiamo venduto 25 scatole esaurendo il prodotto, e le richieste superano tuttora abbondantemente quelle di mascherine e gel. Ci chiedono molto anche alcol e integratori, esauriti anch’essi».

 

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