Coronavirus, in Italia 17.660 casi, 2.116 più di ieri: 1.266 morti. Iss: nuovi casi da comportamenti errati

Coronavirus, in Italia 17.660 casi, 2.116 più di ieri. I guariti sono 1.439, i morti 1.266.
3 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Marzo 2020, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 00:08

La Protezione civile ha diramato il bollettino legato ai casi di coronavirus in Italia. I contagi complessivi sono adesso 17.660, 2.116 in più di ieri. I guariti dall'inizio dell'epidemia sono 1.439, i morti 1.266. Nella giornata di ieri sono guarite 181 persone, 250 invece le vittime. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. 

Coronavirus Europa, Oms: è nuovo epicentro pandemia.Stato d'emergenza in Spagna
Coronavirus: cibo a domicilio in sicurezza, arriva il decalogo
Coronavirus, diretta. Conte: mascherine gratis ai lavoratori. Nuova bozza decreto. Europa si blinda. Parchi chiusi a Roma

Attualmente sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia. Il totale delle persone ricoverate ha raggiunto i 7.426, di cui 1.328 in terapia intensiva. 

Età media dei morti 80 anni, donne solo il 25%. «I dati sulla mortalità si vanno approfondendo con le cartelle cliniche dei deceduti: i pazienti morti con il coronavirus hanno una media di oltre 80 anni, 80,3; le donne sono solo il 25,8%. Età media dei deceduti è molto più alta degli altri positivi. Il picco di mortalità c'è tra 80-89 anni. La letalità, ossia il numero di morti tra gli ammalati, è più elevata tra gli over 80». Lo ha detto Silvio Brusaferro dell'Istituto superiore di sanità (Iss) in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma.

Distribuite oltre un milione di mascherine. «Oltre un milione di mascherine sono state distribuite anche oggi. Siamo a oltre 5 milioni di mascherine distribuite». Lo afferma il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, nel punto stampa sull'emergenza coronavirus.

Epidemia al Centro-sud parte ora. «Da qualche giorno gli italiani hanno capito che comportamenti di questo tipo vanno evitati», ha aggiunto Brusaferro. «L'impressione è che adesso siamo consapevoli più diffusamente - ha detto poi conversando con i giornalisti -. Magari fino a una settimana fa pensavamo che era un problema di alcune parti e non di altre». L'epidemia «al Sud partirà adesso. Lo vedremo tra venerdì (oggi, ndr) sabato e domenica anche a Roma - ha osservato Brusaferro -. Si può intervenire per ridurre la curva? Si può intervenire da lunedì. Roma si è bloccata lunedì scorso, sabato e domenica voi stessi avete raccontato cosa è successo (nei raduni all'aperto, ndr), come del resto a Madrid. Spero di essere smentito e facciamo gli scongiuri, ma i 'mass gatherings' (gli assembramenti, ndr) sono quelli che tutte le misure prese cercano di impedire».

«Coronavirus, il contagio sta rallentando»: il risultato in uno studio sui dati italiani


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA