Marco Conti
Qui Montecitorio
di Marco Conti

Elezioni e politica in quarantena
ma il governo
non può dirsi al sicuro

di Marco Conti
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Venerdì 13 Marzo 2020, 16:20
ROMA Per qualche mese di elezioni non sentiremo più parlare. Con l’ulteriore rinvio del referendum costituzionale, oltre che delle elezioni amministrative e regionali, non si parlerà più anche di elezioni politiche anticipate. Anche dopo la fine dell’emergenza da Covid-19, occorrerà del tempo prima che i nostri politici potranno rifare i bagni di folla, stringere mani e scattare selfie. Prima della celebrazione del referendum che taglia i parlamentari di un terzo, risulterebbe assai  complicato sciogliere le camere senza sapere quanti parlamentari andranno a comporre Montecitorio e palazzo Madama. 

Far svolgere ad ottobre il referendum, come si inizia ad ipotizzare, significa blindare del tutto la legislatura. Altrettanto non può dirsi per il governo che può sempre cadere anche se occorrerà avere una maggioranza di riserva prima di addentrarsi in tale possibile scenario.

Tale requisito, insieme all’emergenza sanitaria destinata a tramutarsi presto in emergenza economica, aiuta l’attuale esecutivo a stare in piedi, ma il quadro è destinato a mutare rapidamente specie se non si riuscirà a cogliere a pieno la ripresa che si prevede ci sia dopo la fine dell’emergenza sanitaria.
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