Coronavirus, i furbetti dell'autocertificazione: oltre 100 mila persone controllate e 2.162 denunciate

Chi gioca a carte, chi a beach volley, chi beve lo spritz al bar, chi si annoia in casa e chi si ostina a partecipare ai funerali
di Stefania Piras
9 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Marzo 2020, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 12:34

C'è chi si annoia, chi guida senza aver mai preso la patente (doppio pericolo mortale), chi organizza partite di beah volley spensierato, chi gioca a carte all'aperto, chi si fa Senigallia Pesaro in bicicletta, chi si sorseggia una birretta o uno spritz in piazza. Non si può. C'è chi non riesce proprio a non mettere il naso fuori casa, che ci sarà di male? dicono forse a se stessi per realizzare che no, non si può più. C'è chi sgattaiola fuori dal portone inventandosi che ha un bisogno insopprimibile di fare un giro, per vedere il clima spettrale, per postare foto sui social delle strade deserte e inveire sui passanti, come lui. Non si può. C'è chi vuole seppellire i propri cari. Non si può, ma che confusione. Con la pandemia di coronavirus fuori di casa e il decreto che blocca l'Italia a metà fioriscono le scuse, anche senza autocertificazione. Un uomo in Friuli ha detto che doveva proprio incontrarsi con una donna nei pressi di un campo sportivo. E fioccano pure gli arresti (con convalida a piede libero), gli inseguimenti e le denunce per «inosservanza dei provvedimenti dell'autorità».

Oltre 100 mila persone controllate (106.659 in totale) e 2.162 denunciati ieri in relazione alle misure previste dal nuovo Dpcm varato dal governo per contrastare l'emergenza Coronavirus. Altre 35 persone sono invece state denunciate per false dichiarazioni a pubblico ufficiale, in relazione all'autocertificazione necessaria per gli spostamenti. Quasi 20mila, infine, i negozi controllati (18.994) e 113 i titolari denunciati per l'inosservanza delle prescrizioni.

A Roma risultano in tutto 7 arresti e 43 denunce. Nel dettaglio, ieri pomeriggio, i carabinieri hanno sorpreso 7 stranieri tra i 36 e i 69 anni, in viale America, nei pressi della fermata metropolitana linea B Eur Fermi, seduti su delle panche e intorno ad un tavolino, mentre giocavano a carte. Il gruppetto ha tentato di allontanarsi disperdendosi tra i passanti, appena visti i carabinieri, ma tutti sono stati fermati. Gli uomini hanno sottoscritto l'autocertificazione, dichiarando di essere fuori dal proprio domicilio per motivi di lavoro, e sono stati arrestati per falsa dichiarazione a un Pubblico ufficiale (art. 495). I sette sono stati posti in libertà con convalida a piede libero, su disposizione dell'Autorità giudiziaria. 


Coronavirus, dalla Campania all'Abruzzo per andare a pesca: denunciato


A piazza Re di Roma, i carabinieri hanno denunciato altri 3 stranieri e un italiano che, in violazione al decreto, stavano consumando alcolici al centro della piazza. Sorpresi a consumare alcolici anche altri 3 stranieri all'esterno di un negozio di alimentari in zona San Pietro. Anche per loro è scattata la denuncia a piede libero. I carabinieri hanno poi denunciato una coppia, lui 33enne e lei 24enne, a bordo di un'auto in via di Valle Aurelia: i due non hanno fornito un valido motivo sul perché si trovassero in strada. Sempre nella notte, un'altra coppia, di 34 e 25 anni, a bordo di un'auto in viale della Tecnica, non si è fermata all'alt deicarabinieri e ha tentato di allontanarsi rapidamente. Dopo un breve inseguimento, l'uomo ha perso il controllo dell'autovettura e ha impattato contro altre auto in sosta
in via Lione. I militari hanno subito chiamato i soccorsi, la coppia non ha riportato gravi ferite, ma al termine degli
accertamenti il 34enne è risultato guidare in stato di ebbrezza e senza patente, mai conseguita. Per lui è
scattata la denuncia. Denuncia per entrambi invece, per la violazione del decreto della presidenza del Consiglio dei
ministri. 

Altri controlli sono stati eseguiti in piazza Mancini, dove i carabinieri hanno notato 3 stranieri che chiacchieravano in strada, non giustificando la loro presenza con motivate esigenze. Anche loro sono stati denunciati per  Denunciato dai carabinieri anche un 32enne straniero che, senza nessun motivo, si aggirava nella stazione ferroviaria di Roma Termini. Altre 6 persone sono state denunciate tra i quartieri di Centocelle, Cinecittà e Tor Pignattara, perchè in giro in auto senza valido motivo. Anche sul litorale, a Pomezia, i carabinieri hanno denunciato 5 persone trovate in strada senza esigenze urgenti. Altre 3 persone sono state denunciate perchè sorprese dai militari tra le vie di Vitina. Non hanno fornito motivate esigenze in merito al loro allontanamento dalle rispettive residenze. I controlli dei carabinieri sono stati estesi anche nei comuni alle porte della Capitale, dove altre 5 persone sono state denunciate perchè in giro a piedi, senza motivo, nel centro di Colleferro, di Bellegra e di Genzano.

Sono stati 276 i veicoli controllati ieri dagli agenti della Questura di Milano mentre sono state 419 le persone sottoposte a verifica. Gli agenti hanno ritirato 246 autocertificazioni e denunciato 37 persone per inosservanza delle norme in funzione anticoronavirus. 1.089 le persone sottoposte a controllo da parte dei carabinieri, 88 i comuni interessati. Gli agenti della Polizia ferroviaria hanno controllato 5696 persone, mentre la Polizia di frontiera ha controllato 500 passeggeri nazionali e Schengen. I militari della Guardia di finanza hanno controllato 22 persone denunciandone tre.

In Emilia. Ancora denunce in Emilia-Romagna per il mancato rispetto del decreto in contrasto al contagio del Coronavirus. A Rimini sono stati denunciati in sei, tra i 26 e i 42 anni, sorpresi sul lungomare Tintori mentre erano intenti a giocare a beach volley. Anche in provincia di Reggio Emilia sono 11 le persone denunciate, in due giorni di controlli. Ieri i carabinieri hanno sorpreso sulle strade 5 persone senza motivi validi. Tra questi un 50enne che è stato trovato con superalcolici rubati in un supermercato e un 40enne di Gualtieri trovato al volante dopo aver fatto uso di droga. «Devo andare a vedere i lavori edili di fare domani», ha provato a giustificarsi. Nei guai anche due giovani di Correggio, un 28enne e un 33enne, entrambi pregiudicati che hanno riferito di essere usciti a comprare le sigarette. Infine un 31enne di Gattatico, in val d'Enza, una volta fermato non ha saputo fornire alcuna motivazione. Ieri sera la Compagnia dei carabinieri di Carpi (Modena), hanno denunciato alla Procura modenese 9 persone. Sei di queste, tutte residenti in città, di origine pakistana, sono state sorprese all'interno dell'appartamento di una donna, anch'essa del posto, intente a giocare a carte e dunque in assembramento senza necessità,in spregio ai divieti vigenti. Le altre tre, invece -, sempre residenti in città -, sono state sorprese mentre tentavano di accedere all'interno di un supermercato; bloccate dai militari, dovranno rispondere non solo di tentato furto, ma anche dell'inosservanza del divieto di mobilità. 

Coronavirus, con #iorestoacasa famiglie spiazzate. Guida di sopravvivenza, dai bambini all'amore



In un quartiere di Venezia, a Favaro Veneto, i carabinieri hanno interrotto un allegro aperitivo di 9 clienti, tutti deferiti assieme al gestore. Stessa sorte è toccata al titolare di un bar di Passarella di San Donà e a 7 avventori che stavano giocando a carte e ad un gestore di un bar di Santa Maria di Sala, trovato aperto oltre le 18. Per tutti gli esercizi commerciali è scattata anche l'immediata chiusura. Due giovani invece, fermati nella notte fuori da loro comune a Noventa di Piave, non hanno saputo fornire comprovati motivi circa la loro presenza sul posto. A Quarto d'Altino, la denuncia è scattata per una croata residente a Cessalto (Treviso) e per il suo convivente, bloccati a bordo di un'auto, i quali hanno eseguito un'autocertificazione non corrispondente al vero. Denunciati anche due uomini e una donna, rispettivamente titolari di una pizzeria, di un bar e di una pasticceria, nei comuni di Vigonovo, Campolongo Maggiore e Fossò, che tenevano gli esercizi ancora aperti dopo le 18. Tra le tante giustificazioni, una persona ha dichiarato che si era recato ad acquistare del terreno per il proprio giardino, mentre un altro uomo ha detto che aveva lasciato il Friuli per incontrarsi con una donna nei pressi di un campo sportivo.

A Napoli tre sono state le persone denunciate per non aver ottemperato alle disposizioni così come per due esercizi pubblici che non si sono adeguati agli orari di apertura/chiusura. 


A Verona due titolari di una agenzia di pompe funebri avevano organizzato un funerale con la presenza di diverse decine di persone nei locali di una casa funeraria di Bussolengo. Ma anche la celebrazione di cerimonie religiose e civili  è sospesa.  Gli agenti della Polizia Stradale si sono quindi immediatamente diretti nel luogo indicato da amici della persona deceduta, trovando una trentina di persone che si apprestavano a dare l'estremo saluto ad un proprio caro. I presenti, erano convinti che l'evento non fosse vietato, hanno spontaneamente e prontamente lasciato il luogo della cerimonia, consentendo così, ai parenti più prossimi, in un numero più ridotto che consentisse l'evitarsi di un assembramento di persone, di seguire le esequie fino al termine. Per i due titolari dell'agenzia di
pompe funebri, due fratelli di origine veronese, che avevano invece organizzato la celebrazione è scattata la segnalazione all'autorità Giudiziaria di Verona.


Non avevano l'autocertificazione i ragazzi denunciati ieri nella Tuscia. «A casa ci annoiavamo». È quanto hanno risposto quattro giovani bloccati ieri, mentre si aggiravano in auto per il paese, dai carabinieri della stazione di Tuscania, in provincia di Viterbo. I quattro, tre stranieri e una ragazza italiana, sono stati denunciati. A Palermo un uomo è sfuggito per un pelo alla denuncia. Racconta: «Mi hanno fermato mentre andavo a fare la spesa e non avevo il foglio dell' autocertificazione. Mi hanno rimandato a casa». 

Nella tarda serata di ieri, i carabinieri di Ferrara hanno pizzicato un uomo italiano di 50 anni, titolare di una pizzeria a Comacchio. Lo hanno denunciato perché ha ottemperato alla chiusura dell'attività' entro le 18. Indagato anche un cittadino pakistano di 27 anni, sempre nel Ferrarrese che si trovava a bordo della propria auto, fuori dal Comune di residenza, senza un giustificato motivo. Stesso stop con denuncia per un cittadino rumeno di 26 anni che, al momento del controllo ha riferito di trovarsi a transitare sul territorio per futili motivi, non rientranti nei casi di necessità.

Andiamo nelle Marche. Otto persone denunciate, tra le quali un 40enne di Fabriano in provincia di Ancona sorpreso all'interno di un bar sebbene sottoposto alla permanenza domiciliare fiduciaria nella propria abitazione. E poi c'è stato un 67enne in giro in auto senza valido motivo. Ancora: un marocchino 53enne e un 47enne, che si trovavano a Jesi senza giustificato motivo. A Osimo, un nigeriano 35enne, residente a Parma, che è stato controllato dalla stazione di Agugliano in quel centro, dove si trovava senza giustificato motivo. Un iraniano 49enne ha invece mantenuto aperta la sua pizzeria fuori dall'orario previsto. Una persona è stata denunciata dai carabinieri della compagnia di Senigallia: si tratta di un 72enne di Osimo che ha contattato i carabinieri temendo il furto del suo furgone. Dalle indagini è emerso che si era invece dimenticato l'area di sosta dove lo aveva lasciato ed era giunto a Senigallia per farsi un giro in bicicletta fino a Pesaro. Una esercente è stato denunciato dai carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima. In particolare ieri sera i militari hanno accertato che un ristorante del centro non osservava l'orario di chiusura del locale, prevista per le ore 18.


Anche in Calabria fioccano le denunce. Anche in comuni piccoli come Lattarico, in provincia di Cosenza quattro persone risultano indagate perché non hanno addotto giustificazioni valide in merito alla loro circolazione nonostante ci fosse in atto il divieto.


 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA