Dalla F1 senza pubblico al rebus 6 Nazioni: lo sport atterra sul pianeta caos

La delusione francese dopo la sconfitta con la Scozia nel Sei Nazioni
di Gianluca Cordella
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Lunedì 9 Marzo 2020, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 15:13

C’è chi va avanti e chi si ferma. Chi si ferma anche se dovrebbe andare avanti. Chi procede come nulla fosse e chi sceglie le porte chiuse. Chi non sa se premiare i vincitori o annullare il torneo. E persino chi ferma le donne e gli uomini no. Benvenuti nel pianeta caos. Laddove un tempo proliferava lo sport che regalava emozioni e passioni viscerali, ora c’è una magma informe di incertezza che travolge tutti (per carità: in nome di una sacrosanta sicurezza, chiariamolo): dagli atleti, smarriti qua e là tra regolamenti e decreti, ai tifosi semiobbligati al divano di casa e in attesa di capirci qualcosa. Portate pazienza, si può fare poco altro di questi tempi. Nel frattempo, proviamo a fare chiarezza nella slavina di fatti delle ultime 24 ore.

PALLA A SPICCHI
Cominciamo dal basket che proprio a Roma, sabato sera, ha vissuto qualche momento di empasse: un giocatore di Latina, affrontato dalla Virtus in amichevole qualche giorno prima, ha la febbre. Scatta l’emergenza ma si viene a sapere che il tampone del ragazzo era negativo. Roma e Sassari giocano, ma poi la Legabasket frena: annullate le gare che ieri avrebbero dovuto chiudere la 24ª giornata e rinviata in blocco la 25ª, spalmata tra domani e venerdì prossimi. Intanto il presidente Gianni Petrucci convoca d’urgenza per questo pomeriggio il Consiglio Federale straordinario per fare il punto sull’emergenza.

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OVER THE NET
Nel caos anche la pallavolo, con una situazione di partenza già ingarbugliata: la Lega femminile ferma i campionati di A1 e A2, mentre la Superlega maschile sceglie di andare avanti a porte chiuse. Poi però succede di tutto. La sfida tra Milano e Padova salta per via - da nota ufficiale - «del rilevamento della temperatura corporea dei presenti». Non si sa se il valore sia relativo a un atleta o a un componente dello staff, ma la segnalazione entra nel referto arbitrale e tutti a casa. Come a Piacenza, dove Sora si rifiuta di scendere in campo. Il motivo? Il libero della Gas Sales Fabio Fanuli è a casa febbricitante e gli ospiti si fermano di fronte all’impossibilità del club di casa di produrre la documentazione che attesti che non si tratti di coronavirus.

QUATTRO RUOTE
Umori contrastanti per gli appassionati di Formula 1, che dopo l’allargamento delle zone rosse, temevano di vedere i team italiani non riuscire a partire per Melbourne, dove domenica prossima si spegneranno i primi semafori della stagione. Invece Ferrari e Alpha Tauri sono partite regolarmente e, salvo clamorose novità delle prossime ore, saranno in pista per l’evento che apre la stagione del Circus. Gara da non perdere per i tifosi che saranno invece costretti a perdere, dal vivo s’intende, quella successiva. Il Bahrain ha infatti deciso di chiudere le porte per il successivo Gp di Sakhir, in calendario il 22 marzo. Triste appuntamento con la storia: si tratterà del primo Gp in assoluto corso con le tribune vuote.

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SPIRALE OVALE
Se il tennis per il momento non cambia le proprie abitudini - Indian Wells non ha predisposto misure restrittive sugli spalti (ma i raccattapalle avranno i guanti e non passeranno l’asciugamano ai giocatori - il rugby non sa che pesci prendere e per un attimo - ma senza dirlo - maledice la Francia che ieri ha perso malamente con la Scozia (28-17, in rimonta), cancellando la possibilità di essere matematicamente campione con una giornata di anticipo. Così per la vittoria finale tornano in corsa anche Irlanda e Inghilterra che, guarda caso, sono le avversarie dell’Italia nei due match rinviati a data da destinarsi. Probabilmente si giocherà a novembre per cui il board del Sei Nazioni deve sciogliere il nodo: aspettare la fine dell’anno per annunciare un vincitore o stabilire che quest’anno il titolo non verrà assegnato? Solo un'altra volta, nel 2001, lo storico torneo ebbe il suo vincitore dopo l'estate (l'epidemia di afta epizootica nelle isole britanniche causò il rinvio tra settembre e ottobre di tre match dell'Irlanda). Quasi un primato, insomma. E pensare che una volta, nemmeno troppo tempo fa, i record erano quelli emozionanti glorificati dal campo.

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