Coronavirus, cosa mangiare senza rischiare: cautela con carne e pesce crudi

Fare la spesa al tempo del coronavirus: cautela con carne e pesce crudi
di Carlo Ottaviano
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Sabato 7 Marzo 2020, 00:54 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 15:29

Tra i banchi del pesce e gli animali vivi del mercato di Wuhan sono nati non solo il coronavirus, ma anche i sospetti sul passaggio della malattia tramite il cibo e le preoccupazioni quindi su quel che mangiamo. Un nesso non è però stato assolutamente dimostrato e anzi sarebbe ingiustificato allarmismo collegare particolari alimenti all’epidemia. La stessa Organizzazione mondiale della sanità si è ben guardata dallo stilare una tale black list, raccomandando solo – e in via precauzionale - di evitare cibi crudi o poco cotti di origine animale.

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Non essendoci alcun nesso tra prodotti agricoli e coronavirus, è chiaro che non esiste neanche una dieta specifica. Sicuramente un consiglio sempre valido è quello di cuocere i cibi – specialmente la carne - sia per motivi igienici che per rendere più digeribili gli alimenti. La pulizia dei luoghi in cui si cucina e si mangia è essenziale. Il consiglio di limitare i contatti fisici e perfino la stretta di mano sta cambiando intanto alcune abitudini. Anche nel fare gli acquisti. Gli italiani hanno improvvisamente scoperto la spesa on line, costringendo le grandi catene della distribuzione a fare gli straordinari e addirittura ad assumere nuovo personale per la consegna a domicilio. 

Le tecniche
Con i pasti cotti
il Covid-19
viene debellato


«Normalmente i virus che causano malattie respiratorie non si trasmettono per via alimentare», tranquillizza Antonello Paparella, docente di Microbiologia degli alimenti all’università di Teramo. Il mondo scientifico prende, quindi, con le pinze la notizia dello studio pubblicato giovedì a Singapore che indicherebbe la presenza di Sars-CoV-2 nelle feci di alcuni pazienti. «La trasmissione alimentare – afferma Paparella - non può essere esclusa a priori ma, se mai dovesse essere identificata, è possibile che sia eccezionale e non certo la regola». Secondo l’Oms, comunque, i coronavirus diventano innocui sopra i 70 gradi, cuocendo il cibo, come avviene solitamente per le carni. «Per quanto riguarda frutta e verdura – spiega Paparella – va detto che hanno strutture superficiali che rendono più difficile la persistenza dei microrganismi. È raccomandabile un lavaggio accurato, eventualmente, se si hanno dubbi, con l’uso di sanificanti». Ulteriore dato tranquillizzante arriva dalle produzioni industriali, che già dopo il virus della Sars adottarono rigorose procedure di pastorizzazione».

Nutrizione
Frutta e fibre 
per rafforzare
l’immunità


«Non esiste una dieta anti coronavirus. Piuttosto bisogna puntare a un regime alimentare che aiuti le difese immunitarie». Il nutrizionista Giorgio Calabrese è docente universitario e consulente sia del Ministero della Salute che dell’Agricoltura. «Mangiamo prodotti di stagione italiana», è quindi il suo primo consiglio da studioso del corpo umano e allo stesso tempo dei prodotti agricoli. «In questo periodo – suggerisce - abbiamo ancora gli agrumi e già ci sono le fragole, tutti ricchi di vitamina C che aiuta a produrre anticorpi». 
Utile anche la frutta secca, perché «nocciola, noce, mandorla sono ricchi di Omega 3 e Vit, antiossidanti per eccellenza». 
Il coronavirus insidia l’apparato respiratorio e quindi sono utili – secondo Calabrese – alcuni cibi che danno maggiore energia grazie alle proteine nobili. Si va dai latticini al pesce, a tutti i carboidrati: pasta, riso, farro, avena. Ragionamento che vale ancora di più per gli anziani e per i prodotti integrali. «Apportano tanta buona fibra vegetale – spiega il docente - che fa assorbire meno grassi e aiuta il fegato nel suo lavoro di detossicazione».

A domicilio
Per gli over65
c’è chi offre
consegne gratis


La psicosi da Coronavirus ha prima spinto gli italiani a precipitarsi nei supermercati e poi a far scoprire – anche agli anziani - la comodità degli acquisti on line e della spesa consegnata a casa. 
L’istituto di ricerca Iri ha registrato nell’ultima settimana un aumento del 58,3 % delle vendite di cibo tramite e.commerce. Addirittura del 100% in più al giorno per Bofrost, che con 2.400 addetti è il maggiore colosso dei surgelati porta a porta in Italia. In Esselunga la richiesta di consegne a domicilio è stata cinque volte superiore al normale. E da domani e fino a Pasqua – annuncia la catena - per tutti gli over 65 anni non ci sarà da pagare alcun contributo di consegna. Per una maggiore sicurezza gli autisti non entreranno nelle case e la spesa sarà consegnata davanti alla porta. Analogamente fa EasyCoop, il servizio di Coop Alleanza. 
Nessun contatto umano fisico e neanche passaggio di denaro, avvenendo i pagamenti tutti on line. Interessante l’analisi del paniere degli acquisti. Il grosso, oltre ai prodotti freschi, è quasi da stoccaggio in tempi di crisi: beni a lunga conservazione, pasta, scatolame.

Igiene
Pulire la cucina
con disinfettanti 
cura per i coltelli


Da anni conosciamo la salmonella e la listeria, infezioni trasmesse con gli alimenti. Le precauzioni col coronavirus sono le stesse. «Carne cruda, latte o organi di animali – ha suggerito l’Organizzazione Mondiale della Sanità quando a febbraio è esplosa l’emergenza- devono essere trattati con cura per evitare contaminazione fra alimenti cotti e crudi. 
Usare taglieri e coltelli diversi per cibi crudi e cibi cotti. Se si è entrati in contatto con cibi crudi, lavarsi le mani prima di lavorare quelli cotti. Anche in zone dove è prevista la diffusione del virus, la carne può essere mangiata se ben cotta». 
Insomma, le regole dell’igiene vanno rispettate non solo sul corpo (lavando spesso le mani e limitando i contatti con altre persone) ma anche in cucina. «Per quanto riguarda le superfici – riporta il sito specializzato ilfattoalimentare.it - alcuni disinfettanti si sono dimostrati più efficaci di altri contro i coronavirus: l’etanolo, cioè l’alcol, al 62-71%, l’acqua ossigenata allo 0,5% e l’ipoclorito di sodio (la famosa Amuchina, o la candeggina) allo 0,1% sono in grado di eliminare il virus in un minuto».
 

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