Napoli, febbre e difficoltà respiratorie: uomo muore a 47 anni. I familiari: «Vogliamo sapere se era coronavirus»

Napoli, febbre e difficoltà respiratorie: uomo muore a 47 anni. I familiari: «Vogliamo il tampone per il coronavirus»
di Melina Chiapparino
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Martedì 3 Marzo 2020, 21:21 - Ultimo aggiornamento: 23:32

«Chiediamo il tampone per mia mamma». I familiari del 47enne napoletano morto ieri sera parlano dopo il sequestro della salma disposto dall'autorità giudiziaria. «Vorremmo capire se sarà effettuato l'accertamento per verificare la presenza del Coronavirus sulla salma - spiega il fratello - oppure se sono previsti protocolli sanitari su nostra madre che abitava con lui».

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L'uomo, residente in piazza Nazionale, a Napoli, era stato soccorso dal 118 in seguito ad una perdita di coscienza nella propria abitazione. All'arrivo dell'ambulanza, intorno alle 18, il napoletano che da due settimane accusava febbre e difficoltà respiratorie, era già morto. L'uomo si era ammalato dopo un viaggio a Sharm el-Sheikh lungo una settimana. Il  47enne, tornato a Napoli il 15 febbraio scorso, aveva cominciato ad accusare febbre e difficoltà respiratorie pochi giorni dopo il suo rientro, oltre a mostrare resistenza ai vari antibiotici impiegati per contrastare la sintomatologia che progressivamente si era acuita. Da tempo, soffriva di disturbi respiratori dovuti a una sarcoidosi polmonare e già nei primi giorni di malessere fisico aveva evitato contatti con altre persone, ritirandosi in casa fino a ieri.

«Mio fratello si era preoccupato di adottare ogni precauzione e aveva chiamato anche il numero verde per l'emergenza Coronavirus ma non era stato indicato come possibile caso sospetto - racconta il familiare - chiaramente, in questo momento, vorremmo delle rassicurazioni a riguardo». In seguito all'intervento del 118 e dei carabinieri, la salma dell'uomo è stata sequestrata su disposizione dell'autorità giudiziaria ed è nel reparto di Medicina Legale del Policlinico Federiciano.

«Non sappiamo nulla e non siamo a conoscenza di quali accertamenti clinici verranno effettuati sulla salma» si chiedono i parenti del 47enne. La direzione sanitaria del Policlinico è in attesa delle disposizioni da parte della Procura di Napoli che indicherà eventualmente la necessità dell'autopsia e di eventuali altri accertamenti diagnostici.

«Noi siamo convinti che non si è trattato di Coronavirus ma, in ogni caso, stiamo evitando contatti e abbiamo sanificato e fatto arieggiare tutta la casa» «concludono i parenti dell'uomo che abitava con la mamma 80enne che, al momento, non presenta alcun sintomo.
 

 
 

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