«Torneo avanti a meno che i governi dei paesi interessati non intervengano, eventualità a cui dobbiamo essere preparati», ha precisato una portavoce. Ciò significa che, secondo il Board, Italia-Inghilterra del 14 marzo all'Olimpico di Roma si giocherà, tenendo presente che per questo match si va verso il tutto esaurito, anche a causa dell'addio all'azzurro del capitano Sergio Parisse e per via della presenza annunciata (ma ora in dubbio per via del virus) di venticinquemila tifosi inglesi. Una manna per la Capitale, anche perché i tifosi del Sei Nazioni spendono 7 volte di più di un tifoso di calcio e non costano un euro di ordine pubblico. Alcuni di loro, però, hanno già disdetto il viaggio. Migliaia di tifosi sono inoltre attesi dal Veneto, regione storicamente appassionata di rugby, e dalla Lombardia.
Sulla data in cui verrà recuperata Irlanda-Italia di sabato prossimo, che non verrà disputata dopo il "no" del Ministero della salute irlandese preoccupato dell'arrivo di 5mila fedeli italiani, una decisione deve essere ancora presa. «Ma nei prossimi due giorni ci saranno importanti riunioni governative in tutti i paesi interessati, quindi vediamo cosa ne viene fuori», ha commentato la portavoce.
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