Troppi controlli, le slot vanno in crisi: - 30% dopo l'obbligo di inserire la tessera sanitaria

Troppi controlli, le slot vanno in crisi: - 30% dopo l'obbligo di inserire la tessera sanitaria
di Andrea Bassi e Jacopo Orsini
4 Minuti di Lettura
Domenica 1 Marzo 2020, 01:27 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 20:23
L’aumento costante del prelievo dello Stato non era mai riuscito finora a scoraggiare i giocatori. Tanto che l’erario poteva contare ogni anno su una crescita costante degli incassi derivanti da scommesse, lotterie e slot. L’arrivo dal 1° gennaio scorso dell’obbligo di inserire la tessera sanitaria nelle videolottery, apparecchi conosciuti con l’acronimo vlt (video lottery terminal), molto simili alle slot ma installate in locali regolamentati e che non prevedono la riscossione diretta della vincita dalla macchinetta, ha assestato invece per la prima volta un duro colpo agli incassi. A cui ora si aggiungeranno anche gli effetti pesanti del Coronavirus, che nell’ultima settimana hanno provocato un crollo delle giocate in certi casi nell’ordine del 50%. In Lombardia, prima Regione per gettito, le sale sono chiuse.

IL PRELIEVO
I primi dati che filtrano dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’amministrazione che controlla il comparto del gioco in Italia, indicano a gennaio un calo della raccolta superiore al 30%. Una diminuzione che avrà certamente un impatto sulle entrate dell’erario, stimate in flessione del 20%. La discesa è inferiore rispetto al crollo delle giocate, perché il prelievo, come avviene praticamente ogni anno con governi di qualsiasi colore, è aumentato anche nel 2020.

Questo incremento compensa quindi in parte la diminuzione delle giocate. In arretramento anche le puntate sulle slot, che non hanno per ora l’obbligo di utilizzo della tessera sanitaria, ma a un ritmo decisamente inferiore, intorno al 4%. Un andamento che però in questo caso, sempre per l’incremento della tassazione, non si dovrebbe tradurre in una diminuzione degli incassi per lo Stato, che anzi dovrebbero comunque aumentare intorno al 10% (sempre tenendo conto solo del primo mese dell’anno). 

I Monopoli comunque insistono che è presto per tirare conclusioni. Bisogna attendere anche i dati degli altri giochi che al momento presentano andamenti altalenanti. Va tenuto presente poi che le entrate complessive che arrivano al fisco dalle slot sono molto più alte (circa 5 miliardi nel 2019) rispetto a quelle delle vlt (circa 1,8 miliardi). Alla fine dunque il crollo delle giocate sulle videolottery potrebbe essere in parte compensato dall’incremento del prelievo. Ma sarà difficile rispettare gli obiettivi di aumento di gettito (1,1 miliardi complessivamente) fissati dal governo con l’ultima manovra. Secondo gli operatori a fine anno nelle casse dello Stato potrebbero mancare quasi 800 milioni di euro, circa 500 dal calo della raccolta e 280 dai minori incassi della tassa sulle vincite. E il gettito aggiuntivo dalle slot, sempre per le imprese, non compenserà il calo delle videolottery. Questo se il trend non si inverte e per adesso segnali non ce ne sono.

L’arrivo dell’obbligo delle tessera sanitaria, pensato dal governo gialloverde su spinta dei 5 stelle, per tenere lontani i minorenni dalle macchinette è infatti stato salutato con favore dalle associazioni che si occupano di contrasto alla ludopatia, quindi funziona come deterrente. Fra molti infatti c’è il timore, anche se del tutto infondato, che l’inserimento della carta possa comportare anche dei controlli. «Certamente il calo è arrivato con l’introduzione della tessera sanitaria ma potrebbero aver inciso anche le nuove norme delle Regioni», rilevano ancora dai Monopoli. Molte amministrazioni, compreso il Lazio, hanno infatti varato regole più restrittive sulle distanze da rispettare per sale giochi e locali che ospitano slot da una serie di “luoghi sensibili” come scuole, chiese, ospedali e centri per ragazzi.

«Del resto se si fanno norme per ridurre il gioco, il gioco si riduce», commentano ancora all’Agenzia. E un’ulteriore contrazione potrebbe essere messa in conto con l’arrivo delle nuove slot con controllo remoto. Bruxelles ha dato il via libera alla loro introduzione. Il decreto del governo prevede che queste nuove macchinette siano al massimo 200 mila contro le attuali 270 mila. Non è chiaro se la loro introduzione però, sarà immediata o se l’esecutivo preferirà attendere la scadenza delle attuali concessioni. Almeno per evitare ulteriori cali di gettito. Al Tesoro qualche preoccupazione inizia a serpeggiare. Tanto che in via XX settembre si sta già pensando di convocare un tavolo. Prima però bisogna attendere che Roberto Gualtieri assegni le deleghe ai sottosegretari. Quella sui giochi dovrebbe andare a Pierpaolo Baretta.
Intanto da oggi cambia la cosiddetta “tassa sulla fortuna” introdotta con l’ultima legge di bilancio. Scatta infatti un prelievo del 20% (dal 12 precedente) sulle vincite oltre i 500 euro dei giochi SuperEnalotto, SuperStar, SiVinceTutto, Win for Life ed Eurojackpot.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA