Mediaset, avanti col progetto Mfe. Tribunale Olanda rigetta istanza Vivendi

Mediaset, avanti col progetto Mfe. Tribunale Olanda rigetta istanza Vivendi
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Mercoledì 26 Febbraio 2020, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 19:50
Il Tribunale di Amsterdam ha rigettato l'istanza presentata dai francesi di Vivendi per bloccare la fusione tra le attività italiane e spagnole di Mediaset, volta alla creazione di Mfe. Si tratta di un punto importante a favore del Gruppo del Biscione e cruciale per l'avvio della holding che avrà la sede legale, ma non fiscale, in Olanda.

Secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, la Corte di Amsterdam, avrebbe negato tutte le richieste di Vivendi in quanto ha ritenuto che il sistema delle azioni a voto speciale non sia in violazione della legge olandese, che l'esito del caso della Corte di Giustizia della UE contro la legge Gasparri sia troppo incerto in questo momento, che Mfe non abbia violato le norme olandesi sulla fusione e che, come ha stabilito dal giudice italiano, anche un bilanciamento degli interessi dovrebbe essere a favore di Mfe.

"Il Tribunale di Amsterdam ha rigettato oggi le istanze cautelari presentate da Vivendi con le quali si chiedeva di bloccare la fusione transfrontaliera tra Mediaset e Mediaset España. La corte olandese ha respinto tutte le richieste di Vivendi, ritenendo il sistema di voto maggiorato SVS conforme alla legge olandese, così come l'intero piano di fusione. Il progetto Mfe-Mediaforeurope è pertanto confermato e procede", si legge nel comunicato appena diffuso dal Gruppo del Biscione.

Vivendi ha preso atto della decisione odierna della corte di Amsterdam nel procedimento cautelare e presenterà un appello contro questa decisione dal momento che se il piano di fusione di Mediaset andasse avanti, porterà ad un danno sproporzionato per tutti gli azionisti di minoranza. Lo afferma un portavoce del gruppo francese.

La Corte - aggiunge il portavoce - ha deciso che non è stato possibile condurre una discussione completa poiché Mediaset ha presentato una nuova proposta di fusione pochi giorni fa, che deve prima essere esaminata da un notaio. Se il notaio dovesse decidere che la fusione può andare avanti, la Corte ha stabilito che Vivendi può presentare una nuova richiesta di provvedimenti provvisori.

Nel frattempo, la decisione della Corte d'Appello spagnola del 17 febbraio implica che la fusione rimane sospesa fino a quando non verrà presa una decisione nel merito in estate, conclude il portavoce di Vivendi.

L'iter del progetto Mfe è al momento sospeso solo in Spagna, dove è in corso la causa di merito.
 
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