Sei Nazioni è pienamente favorevole nei confronti di ogni misura preventiva presa nell'interesse della salute pubblica in relazione al Coronavirus e rispetterà le istruzioni fornite dalle autorità governative e dalle organizzazioni sanitarie, continuando al contempo a confrontarsi con il proprio gruppo di consulenti medici».
Con questo comunicato, il comitato del Sei Nazioni conferma che la partita Irlanda-Italia di sabato 7 marzo a Dublino non si giocherà. Quanto al fatto di dove e quando il match verrà recuperato «consultazioni con tutte le Federazioni avranno luogo per valutare le opzioni di riprogrammazione degli incontri, anche in considerazione della fluidità della situazione corrente».
La partita, che avrebbe visto al Lansdowne Road di Dublino almeno 5mila fedeli italiani in trasferta (e molti di loro si godranno comunque il lungo finesettimana a Temple Bar), verrà recuperata in autunno.
Quanto al timore che anche Italia-Inghilterra del 14 marzo, partita d'addio di Sergio Parisse all'azzurro, possa essere cancellata, «tuttii gli altri incontri rimangono regolarmente calendarizzati. Sei Nazioni continuerà a monitorare da vicino la situazione insieme alle Federazioni, le rispettive autorità governative e le organizzazioni per la sanità». Dall'Inghilterra sono attesi almeno 25mila tifosi, il più imponente gruppo di tifosi di sempre in trasferta per un match del Sei Nazioni in Italia.
Entrambe le partite dovranno comunque essere giocate in autunno perché indispensabili ad allestire il ranking mondiale in base al quale effettuare i sorteggi della prossima coppa del mondo.
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