Coronavirus, i presidi: «Nel Lazio pronti per lezioni a distanza». Tornano i certificati di malattia

Coronavirus, i presidi: «Nel Lazio pronti per lezioni a distanza». Tornano i certificati di malattia
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Mercoledì 26 Febbraio 2020, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 18:57

Nel Lazio «siamo abbastanza pronti per la didattica a distanza» e si sta lavorando per essere pronti in caso di necessità anche se al momento non c'è un'emergenza legata al coronavirus e le scuole restano aperte. Lo ha affermato il presidente dell'Associazione nazionale presidi di Roma, Mario Rusconi. «Sì ci sono indicazioni» sulle lezioni a distanza, «il ministero sta già provvedendo a dare indicazioni sull'educazione a distanza per le regioni che hanno interrotto l'attività didattica e noi cerchiamo di fare tesoro di queste indicazioni per eventualmente affrontare questo problema se si decidesse di chiudere le scuole nel Lazio», spiega Rusconi. 

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La decisione di chiudere le scuole spetta alla regione e «adesso come adesso non c'è alcune avvisaglia, ma stiamo seguendo situazione», prosegue Rusconi, secondo il quale la didattica a distanza presuppone che in casa ci sia un computer, ma è sufficiente anche uno smartphone. «È un'opzione praticabile perché al di là della tele-lezioni via Skype si possono usare i telefonini e app come Whatsapp tramite cui il professore può dare indicazioni agli studenti - conclude - non siamo la Norvegia o la Finlandia ma neanche degli sprovveduti».

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Le misure per il contrasto del coronavirus disposte dal governo riportano in vigore nel Lazio l'obbligo di certificato medico scolastico per le assenze per malattia sopra i cinque giorni. Nel Lazio, seguendo l'esempio di altre Regioni, l'obbligo era infatti stato abolito con una norma contenuta nel “collegato” al Bilancio approvato dal Consiglio regionale a settembre del 2018, ed entrata in vigore un mese dopo. Ora il decreto emesso ieri dal governo lo rimette in vigore, specificando «anche in deroga alle disposizioni vigenti». Una possibilità che però il legislatore regionale aveva previsto: la normativa del Lazio infatti prevede un solo caso in cui è esclusa l'abolizione del certificato medico, e cioè nell'evenienza di «misure di profilassi previste a livello nazionale e internazionale per esigenze di sanità pubblica».

In vigore per tutte le scuole di Roma Capitale, come per le altre, le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25/02/2020 in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 (Coronavirus). La riammissione nelle scuole per assenze dovute a malattia di durata superiore a 5 giorni avviene – fino alla data del 15 marzo – dietro presentazione di certificato medico.
I viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche sono sospese fino al 15 marzo. Chi rientra in Italia dopo aver soggiornato negli ultimi 14 giorni in aree della Cina interessate dall’epidemia, deve comunicarlo al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria territorialmente competente e attenersi alle indicazioni della Asl.

 

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