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di Laura Bogliolo

Coronavirus, è l'ora delle truffe e degli hacker

Coronavirus, è l'ora delle truffe e degli hacker
di laura bogliolo
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Martedì 25 Febbraio 2020, 15:46
Attacchi informatici e reali sull'onda della paura per il contagio da coronavirus. L'allarme viene dall'esperto di cybersecurity Oren Elimelech della Level Ins Agency. L'esperto parla di «una delle più grandi campagne di phishing realizzata fino ad ora, cominciata proprio agli inizi di febbraio in concomitanza con la diffusione della ormai tristemente nota epidemia Covid-19 attraverso i vari paesi».  Arrivano, in pratica mail, con notizie sulla diffusione del virus, ma pre leggere bisogna registrarsi e fornire molte informazioni personali, dati sensibili insomma. C'è poi il fenomeno del phishing: gli hacker costruiscono finte pagine degli organi istituzionali, si naviga e si scarica inavvertitamente un virus che cripta il contenuto dell'intero computer. 

Ma le truffe sono anche reali e si stanno diffondendo nella CapitaleGli sciacalli nell’emergenza “coronavirus” non potevano mancare. Dopo le mascherine vendute abusivamente anche a 40 euro a Termini, e il gel disinfettante praticamente messo all’asta sul web come fosse oro (costa anche 150 euro) arrivano i “tamponi a domicilio”. Finti operatori del 118 e della Croce Rossa, si presentano a casa, chiedono di aprire perché «c’è l’obbligo di fare il tampone e verificare se si è stati contagiati». Ovviamente si tratta di truffatori che hanno l’unico obiettivo di introdursi in casa e rubare. C’è anche la variante dell’appuntamento preso prima per telefono. La truffa è partita nell’Italia del Nord ed è arrivata fino a Roma.

«A Torrenova alcuni anziani sono stati contattati da sedicenti operatori della Croce Rossa - denuncia Emanuele Licopodio, del Comitato popolare Roma Est - i truffatori hanno spiegato che è obbligatorio fare il tampone e volevano prendere un appuntamento per recarsi negli appartamenti». Da Torrenova a Roma Sud. «Gli agenti del commissariato di Tor Carbone ci hanno chiesto di fare attenzione alla truffa legata al coronavirus - dice Paolo Colombini, presidente del comitato di quartiere Montagnola - è già accaduto in alcuni quartieri della città dove si sono presentate persone spacciandosi per operatori del 118 oppure della Croce Rossa: chiedono di entrare per fare dei controlli o il tampone».
Attenzione, quindi, non ci sono operatori che effettuano “tamponi a domicilio” e se chiama qualche truffatore si deve segnalare subito tutto alle forze dell’ordine.

 
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