Processo Weinstein, la giuria divisa sulle imputazioni più gravi. Il giudice: verdetto unanime

Processo Weinstein, la giuria divisa sulle imputazioni più gravi. Il giudice: verdetto unanime
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Sabato 22 Febbraio 2020, 15:00

La giuria del processo contro Harvey Weinstein è divisa sul verdetto ma il giudice ha ordinato ai sette uomini e cinque donne che la compongono di proseguire con la camera di consiglio. I giurati, arrivati al quarto giorno di deliberazioni, hanno fatto sapere di aver raggiunto un impasse sulle due imputazioni più gravi contro l'ex produttore e l'unanimità su altre imputazioni minori. Il giudice Jason Burke ha detto che devono raggiungere un verdetto unanime su tutte le imputazioni. Il processo è comnciato i primi di gennaio, l'ex produttore si è presentato in aula con il deambulatore.  É accusato di molestie e stupri su due donne e rischia il carcere a vita se i giurati lo considereranno colpevole.
 

 


Lo scandalo
Lo scandalo è scoppiato ad ottobre del 2017, con l'uscita contemporanea di due articoli, uno sul New Yrok Times, l'altro sulla rivista New Yorker, che accusavano l'ex produttore di una lunga serie di assalti sessuali ai danni di giovani donne che erano entrate in contatto con lui. Attrici affermate come Mira Sorvino, Rose McGowan, Rosanna Arquette, Cate Blanchett, Cara Delevingne, Angelina Jolie, Ashley Judd, Daria Argento, Gwyneth Paltrow e Lupita Nyong'o; ma anche segretarie di produzione, assistenti del set, debuttanti con aspirazioni di carriera. In totale più di ottanta donne hanno raccontato dopo la prima denuncia di essere state vittime delle attenzioni predatorie di Weinstein. In alcuni casi le proposte dell'uomo dal perenne accappatoio addosso, pronto ad esporsi o a chiedere massaggi sempre più intimi, sono cadute nel nulla. In altri la richiesta iniziale si è fatta sempre più pressante, stando ai verbali raccolti dagli investigatori. 

Weinstein, colpo di scena al processo. Emanuela Postacchini: «Voleva sesso a tre»

Il processo
Contro Weinstein ha testimoniato l'attrice italiana Emanuela Postacchini che ha accusato l'ex produttore di averla «ingannata», attirandola nella sua stanza d'albergo per un incontro di sesso a tre con Jessica Mann, una delle due donne che a New York potrebbero mandare l'ex capo di Miramax in prigione per il resto della sua vita.

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