Calciatrici Usa in guerra: «Pagateci quanto gli uomini» e chiedono 66 milioni di dollari di danni

Megan Rapinoe bomber degli Usa Mondiali
di Romolo Buffoni
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Sabato 22 Febbraio 2020, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 18:10
Le calciatrici americane giocano all’attacco nella partita più importante della loro carriera. Fresche del Mondiale conquistato lo scorso luglio in Francia, battendo in finale l’Olanda, quarto titolo iridato della loro storia che le rende di gran lunga la Nazionale più vincente del pianeta, bomber Rapinoe e compagne tentano di passare all’incasso e chiedono alla federcalcio a stelle e strisce 66 milioni di dollari di danni. Una cifra importante, stima della disparità di retribuzione con i colleghi calciatori scesi anche loro in campo a sostegno delle colleghe. La guerra dell’equal pay, in sostanza il #metoo dello sport, è cominciata l’anno scorso prima del Mondiale francese quando le giocatrici chiesero ufficialmente alla US Soccer Federation di equipararle nei compensi ai maschi. La richiesta è contenuta in una serie di documenti depositati al tribunale di Los Angeles che, se non interverrà un accordo extragiudiziale, aprirà il processo delle calciatrici contro la loro federazione il prossimo 5 maggio. I documenti testimoniano nel dettaglio le disparità di salari esistenti fra la nazionale femminile e quella maschile. Discriminazione che, stando alla testimonianza rilasciata il 16 gennaio scorso da Megan Rapinoe premiata lo scorso dicembre con il Pallone d’oro, è anche formale. La campionessa americana accusa infatti Russell Sawyer, uno dei legali della federazione americana, di aver detto che alla luce «della realtà di mercato le donne non meritano di essere pagate quanto gli uomini».
I NUMERI
Argomentazione che le calciatrici smontano ricordando i 4 mondiali vinti e le altrettante medaglie d’oro olimpiche rispetto al nulla in fatto di trionfi raccolto dagli uomini. Non solo: anche l’audience televisiva fa pendere la bilancia dalla parte delle donne che, la scorsa estate, sono state seguite al mondiale da un miliardo di telespettatori. Cifra lontana dai circa 3 miliardi che accesero la tv per vedere i mondiali maschili di Russia 2018, ma abbastanza consistente per far apparire ridicola la disparità di trattamento economico. I numeri sui salari parlano chiaro: un calciatore della nazionale di calcio maschile americana ha ricevuto 179.375 dollari per le qualificazioni (fallite) ai Mondiali del 2018; una calciatrice americana è stata pagata 52.500 dollari per le qualificazioni dello scorso anno e 147.500 dollari per la vittoria. «Avevamo offerto lo stesso trattamento - replica la federcalcio - ma sono state loro a chiedere un contratto diverso rispetto agli uomini». Spiegazione che, alla luce della causa intentata, appare assurda e allontana l’ipotesi di pervenire a un accordo prima di finire davanti al giudice.
LA QUESTIONE ITALIANA
Spettatrici interessate le nostre calciatrici che, intanto, stanno per partire alla volta del Portogallo per disputare il Torneo dell’Algarve uno dei più prestigiosi del calcio femminile. Giovedì la comitiva delle 23 azzurre convocate dalla ct Milena Bartolini si ritroverà a Venezia (esordio il 4 marzo a Faro contro le padrone di casa del Portogallo). Da noi il percorso dell’emancipazione del calcio femminile passa attraverso il riconoscimento del professionismo, che ha recentemente fatto un passo in avanti. Con l’approvazione dell’emendamento 4bis all’articolo 20 della legge di Bilancio 2020, è stata infatti proposta una misura prevalentemente economica a favore di tutte le società che stipuleranno dei contratti di lavoro sportivo scritti (pena la nullità) con le giocatrici. Spetta comunque ancora alla Figc, in virtù della legge 91, commutare lo status del calcio femminile da dilettantistico a professionistico. Ma la strada è ancora lunga.
Le azzurre per l’Algarve Cup.
Portieri: Giuliani (Juventus), Baldi (Empoli), Schroffenegger (Florentia). Difensori: Gama (Juventus), Salvai (Juventus), Guagni (Fiorentina), Linari (Atletico Madrid), Fusetti (Milan), Bartoli (Roma), Boattin (Juventus), Tucceri Cimini (Milan). Centrocampiste: Giugliano (Roma), Cernoia (Juventus), Galli (Juventus), Rosucci (Juventus), Mascarello (Fiorentina), Bergamaschi (Milan). Attaccanti: Girelli (Juventus), Giacinti (Milan), Sabatino (Sassuolo), Tarenzi (Inter), Bonansea (Juventus), Bonetti (Fiorentina).
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