Italia e Scozia si specchiano con due insuccessi su due, ma con scarti assai inferiori per gli ospiti che hanno recuperato due punti di bonus difensivo. Il che conta poco o nulla rispetto al fatto che la disperazione di vincere sarà equamente distribuita sul prato dello stadio sotto gli occhi di 55mila fedeli.
Ecco Smith: “Siamo concentrati su cosa vogliamo fare in campo e su come sfruttare le prossime tre partite del Torneo per costruire il nostro gruppo. Ogni gara è una chance per aumentare le nostre capacità, stiamo lavorando insieme da un mese per costruire la nostra identità, il nostro Dna. E’ l’aspetto più importante su cui siamo concentrati. Pensiamo a noi e quello che dobbiamo fare. La scelta di confermare la formazione che ha giocato a Cardiff e Parigi è volta a costruire una base solida di giocatori consapevoli del nostro gioco, di quello che vogliamo fare. Per me è importante avere un nucleo di giocatori che sa esattamente cosa vogliamo e che possano agire come punti di riferimento sul campo. Abbiamo preparato la gara fisicamente e mentalmente, in particolare per la seconda fase di gara: siamo orgogliosi e vogliamo vincere e dovremo fare le cose giuste per riuscirci. Nella psicologia dello sport chi parte lievemente sfavorito tende ad andare in difficoltà quando si trova avanti nel punteggio, è qualcosa che ho vissuto anche con Treviso quando, prima di approdare in Pro 14, giocavamo in Heineken Cup. Penso di avere già chiaro come sarà la situazione a metà gara, la nostra volontà è quella di rimanere concentrati sul rugby che vogliamo giocare”.
Italia: Hayward; Bellini, Morisi, Canna, Minozzi; Allan, Braley; Steyn, Negri, Polledri; Cannone N., Zanni; Zilocchi, Bigi (capitano), Lovotti. a disp. Zani, Fischetti, Riccioni, Lazzaroni, Budd, Licata, Palazzani, Bisegni.
Scozia
Anche il ct della Scozia Gregor Townsend ha annunciato la formazione. Tre i cambi rispetto alla formazione battuta in casa 6-13 dall'Inghilterra nel secondo turno del Torneo, con il secondo centro Harris, il seconda linea Toolis e il tallonatore McInally in campo dall'inizio dopo essere partiti dalla panchina nel match che ha assegnato la Calcutta Cup al XV della Rosa. «L'Italia è sempre un avversario molto tosto, specialmente a Roma dove sappiamo che cercheranno di giocare con moltissima energia - spiega Townsend -. È un'Italia diversa da quella sfidata in passato, nelle prime due giornate hanno mostrato di avere grandi ambizioni e hanno scelto atleti che vogliono giocare la palla, adeguati al tipo di gioco che vogliono proporre e di giocare ad alta intensità».
La formazione: 15 Stuart Hogg (Exeter Chiefs) - 74 caps-capitano; 14 Sean Maitland (Saracens) - 46 caps; 13 Chris Harris (Gloucester)- 16 caps; 12 Sam Johnson (Glasgow Warriors) - 11 caps; 11 Blair Kinghorn (Edinburgh) - 19 caps; 10 Adam Hastings (Glasgow Warriors) - 18 caps; 9 Ali Price (Glasgow Warriors) - 30 caps; 8 Magnus Bradbury (Edinburgh) - 12 caps; 7 Hamish Watson (Edinburgh) - 30 caps; 6 Jamie Ritchie (Edinburgh) - 16 caps; 5 Scott Cummings ; (Glasgow Warriors) - 10 caps; 4.
Ben Toolis (Edinburgh) - 24 caps; 3. Zander Fagerson (Glasgow Warriors) - 27 caps; 2. Stuart McInally (Edinburgh) - 35 caps; 1. Rory Sutherland (Edinburgh) - 5 caps.
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