Ubi Banca, grandi soci: «Offerta Intesa ostile e inaccettabile». Messina: «Zero probabilità di aumentare il prezzo»

Ubi Banca: «Offerta Intesa ostile e inaccettabile». Messina: «Zero probabilità di aumentare il prezzo»
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Giovedì 20 Febbraio 2020, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 20:39

L'offerta in azioni da quasi 5 miliardi di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca è ostile e inaccettbile per i soci del patto che controlla l'istituto con base a Bergamo. «L'ops di Intesa-Unipol, come prospettata, appare ostile, non concordata, non coerente coi valori impliciti di Ubi e dunque inaccettabile», si legge in un comunicato del Car, il patto di consultazione a cui aderisce il 17,8% del capitale di Ubi.

«Gli azionisti riuniti nel Car ritengono di dover tutelare, al contempo, il loro investimento e la Banca con i suoi territori di riferimento e si sono impegnati in un progetto di medio e lungo termine», prosegue il patto in una nota. «Ubi è una banca sana, stabile, redditizia, ben gestita per competenze e risorse umane, competitiva e riconosciuta sul mercato di riferimento, realtà centrale per il sistema socio-economico del Paese», affermano ancora i grandi soci.

L'offerta di Intesa per Ubi Banca «così com'è è irricevibile», ha detto Giandomenico Genta, il presidente deĺla Fondazione Caricuneo, che ha il 5,9% dell'istituto di Bergamo, interpellato in merito a una possibile adesione all'ops nel caso in cui Intesa riveda al rialo l'offerta. Mario Cera, componente del direttivo, ne ha sottolineato l'inadeguatezza dal punto di vista dei valori «economico patrimoniali». «C'è un patrimonio netto, basta vedere il bilancio», ha detto, facendo implicito riferimento al fatto che Intesa valorizza Ubi circa 0,6 volte il patrimonio netto.

Non c'è nessuna probabilità di aumentare il prezzo dell'offerta di Intesa su Ubi, chiarisce intanto l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina in un'intervista a Bloomberg Tv. «Non so cosa il board deciderà, sono liberi di decidere quel che è meglio per gli azionisti, ma ci sono zero probabilità di aumentare il prezzo di offerta», ha detto Messina.

L'ad di Intesa ha poi precisato che si tratta di «un'operazione completamente di mercato, se gli investitori saranno felici entreranno nell'operazione, altrimenti continueremo come Intesa Sanpaolo» e sottolineato con un riferimento ai soci del patto che «non ci sono discussioni con i singoli investitori». «Non voglio entrare in discussioni con singoli investitori di Ubi parlo coi miei investitori e probabilmente possono essere gli stessi in Intesa e Ubi. Saremo felici se aderiranno alla proposta», prosegue.

E a proposito di un eventuale Piano B di Intesa nel caso in cui l'operazione dovesse fallire, Messina risponde: «Continueremo col piano a realizzare i nostri risultati. Sono comunque positivo su questa operazione e credo che gli azionisti di Ubi decideranno di aderire alla nostra offerta. Non bisogna dimenticare che Intesa Sanpaolo è la banca dell'Eurozona numero 3-4 per capitalizzazione di mercato e con questa transazione diventiamo la numero 3-4 dell'Europa non solo dell'Eurozona. Ma noi continueremo a raggiungere i nostri risultati con il piano che stiamo realizzando, avremo dividendi significativi perché avremo una significativa generazione di utili e una solida posizione di capitale».

Secondo l'ad di Intesa l'operazione è in linea con le aspettative della Bce. «E' impossibile per una banca come la nostra, che è una delle banche più forti in Europa, fare una transazione senza alcuna implicazione positiva da parte del Supervisore. Nelle mie attese questa operazione è completamente in linea con le aspettative del Supervisore. Secondo il mio punto di vista - osserva ancora il manager - in Europa dobbiamo creare dei campioni che competano con i gruppi basati in Usa e Cina e la nostra è a prima mossa in Europa per creare un campione più forte ma, secondo me, altre operazioni seguiranno nei prossimi mesi».

Messina sottolineato quindi che è «singolare» definire la proposta di Intesa Sanpaolo su Ubi come «ostile». «L'unico modo di fare una acquisizione - insiste - è fare una proposta e poi discuterne in modo positivo o negativo. Come è possibile fare una acquisizione in modo differente? Se fai una operazione tra eguali, puoi farla ostile o amichevole, ma se fai una acquisizione e parli con centinaia di investitori come puoi fare un accordo prima? C'è l'insider trading, ci sono molte conseguenze».

Infine, Messina afferma di voler completare la sua carriera proprio in Intesa Sanpaolo. «E' la mia casa, è la mia famiglia e spero che anche le persone di Ubi vengano nella mia famiglia. Vorrei completare la mia carriera in Intesa Sanpaolo e vorrei stare qui per sempre. Per gli altri player - conclude - è chiaro che c'è una dinamica anche collegata a future possibili acquisizioni. Ma per Intesa Sanpaolo io voglio stare qui fino alla fine della mia carriera».

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