Primare Dem, tutti contro Bloomberg nel primo confronto tv: «Ma solo io posso battere Trump»

Primare Dem, tutti contro Bloomberg nel primo confronto tv: «Ma solo io posso battere Trump»
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Giovedì 20 Febbraio 2020, 06:16 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 10:00
LAS VEGAS - "Solo io posso battere Donald Trump e ho l'esperienza per fare il presidente, io sono stato sindaco della città con più diversità, imprenditore, manager, filantropo": Michael Bloomberg respinge gli attacchi di Bernie Sanders ed Elizabeth Warren durante la sfida tv con gli altri candidati alle Primarie democratiche in corso da alcune settimane. Si scaldano i motori in attesa del Super Tuesday del 3 marzo. E gli altri candidati lavorano ai fianchi l'ex sindaco di New York e super miliardario.

Bloomberg espone le sue credenziali per la Casa Bianca. «Con il senatore Sanders non c'è alcuna chance di riprendere la Casa Bianca, avremo Trump per altri quattro anni», afferma.

SUBITO SCINTILLE - Partenza con scintille nel dibattito tv tra i candidati presidenziali nelle primarie dem. Bernie Sanders ha attaccato il miliardario Michael Bloomberg sostenendo che le sue politiche discriminatorie contro le minoranza non aumenteranno certo l'afflusso degli elettori e che la sua è una agenda solo per miliardari. Poi ha rincarato Elizabeth Warren, rinfacciando all'ex sindaco di New York le sue frasi sessiste, le sue politiche discriminatorie, affermando che l'obiettivo non è sostituire un miliardario arrogante con un altro.

Joe Biden lo ha accusato di non aver amministrato bene New York e di aver perseguitato cinque milioni di neri con la sua politica dello 'stop and frisk' (ferma e perquisisci). Pete Buttigieg ha invitato a eleggere «qualcuno che sia davvero democratico», alludendo al passato repubblicano del miliardario.

Mike Bloomberg ha promesso di rendere nota la sua dichiarazione dei redditi «in poche settimane» rispondendo così alle critiche dei suoi rivali nel dibattito tv tra candidati presidenziali dem. Il miliardario ha sostenuto che richiede «molto tempo» compilare il suo 'tax return' perchè guadagna un sacco di soldi: «non posso andare da Turbotax», ha detto il tycoon.

LE CASE DI SANDERS - Nel dibattito tv tra candidati presidenziali dem, Mike Bloomberg ha difeso il capitalismo, sostenendo che il Paese non ha bisogno del comunismo e che sul palcoscenico c'è un senatore socialista che ha tre case ed è diventato milionario, riferendosi a Bernie Sanders. Quest'ultimo gli ha risposto che ora c'è un socialismo per i ricchissimi, riferendosi all'1% dei paperoni che detengono la maggioranza delle ricchezze del Paese pagando poche tasse.

NOMINATION - Bernie Sanders è stato l'unico dei sei candidati presidenziali al dibattito tv di Las Vegas ad affermare che il candidato con il maggior numero di delegati dovrebbe ottenere la nomination, anche se non ha la maggioranza. I suoi rivali invece si sono pronunciati in questo caso per una convention aperta, dove dalla seconda votazione si aprono i giochi per convogliare il consenso dei delegati.
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