Shiffrin, quella tragedia familiare che ha cancellato la voglia di vincere

Mikaela Shiffrin
di Mario Nicoliello
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Giovedì 20 Febbraio 2020, 07:30
Il dramma di Mikaela riaccende la speranza di Federica. Shiffrin continua a rinviare il ritorno in azione, così Brignone può davvero sognare il colpaccio: andare in testa alla generale già nel prossimo week-end, quando in calendario ci saranno due discese e una combinata a Crans Montana. La campionessa statunitense è lontana dal circo bianco dal 26 gennaio e, da quel poco che trapela dagli ambienti a stelle e strisce, non dovrebbe rientrare (il condizionale è d’obbligo) prima della tappa di Ofterschwang il 7 e 8 marzo. Di sicuro niente Svizzera e con molta probabilità assenza anche nella tappa valdostana di La Thuile, dove il menù proporrà superG e combinata, tra fine febbraio e inizio marzo. 
STOP INDETERMINATO
La ventiquattrenne di Vail aveva salutato la compagnia dopo il vittorioso superG di Bansko, annunciando di voler saltare la trasferta di Sochi. Lo stop preventivato in sette giorni è diventato a tempo indeterminato, dopo la tragedia che ha colpito la famiglia della sciatrice. Il 2 febbraio è mancato all’improvviso il papà Jeff, 65enne medico anestesista, vittima di un incidente nella sua abitazione in Colorado. “La mia famiglia ha il cuore infranto oltre ogni immaginazione, proviamo tanto dolore in questo periodo inimmaginabile e devastante”, aveva twittato comunicando al mondo la triste notizia. Da allora di lei non si è saputo nulla per una decina di giorni, fino a quando ha postato sui Social un video di ringraziamento per coloro che l’avevano sostenuta nei momenti difficili. Poi, l’altro ieri, l’entourage dello sponsor tecnico ha comunicato che Shiffrin ha ripreso gli allenamenti a Vail, ma non ha ancora deciso quando rientrare in Europa. Insomma dopo i forfait a Garmisch, Kranjska Gora e Crans Montana, potrebbe scapparci anche quello a La Thuile, mentre a Ofterschwang il programma si presterebbe meglio a un suo rientro, essendoci un gigante e uno slalom. Quella tedesca sarà la penultima tappa prima delle finali di Cortina: dopo si andrà ad Are in Svezia. Due ori e un argento a cinque cerchi, 5 titoli iridati, 66 successi in Coppa del mondo e vincitrice delle ultime tre coppe generali, appena una in meno di Lindsey Vonn, della quale è destinata a battere ogni record. Sempre che decida di rientrare e di onorare sul campo la memoria dell’amato genitore. 
PRIMA LA FAMIGLIA
Adesso nella sua testa più che lo sci c’è la famiglia. L’avevano definita un robot, ma ora si sta dimostrando una donna dai forti sentimenti. In questo scenario, quella che sembrava una sfera di cristallo già saldamente nelle mani di Shiffrin, è diventata una coppa appetibile ad almeno altre due rivali: l’azzurra Federica Brignone, distanziata di 113 punti, e la slovacca Petra Vhlova, lontana 154 lunghezze dalla leader. Nonostante la lunga assenza la yankee rimane comunque in corsa anche nelle coppe di specialità, tanto era stato cospicuo il raccolto nella prima parte di stagione. Intanto Federica Brignone ha davanti a sé l’occasione della vita. A Crans Montana ha già vinto, quindi il pendio le si addice, così come il programma. Sul tracciato elvetico ci saranno due discese (una è il recupero della libera originariamente previste a Sochi, annullata per il maltempo) e una combinata, specialità, quest’ultima, dove oltre a detenere il pettorale rosso la valdostana ha trionfato nelle ultime tre stagioni nel canton Vallese. Insomma Brignone non dovrà strafare, né esaltarsi troppo se dovesse raggiungere la vetta. Semmai trovare la giusta carica per affrontare il finale di stagione, dove le due tappe sulla neve tricolore potrebbero avvantaggiarla.
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