"L'integrazione del bonus ha carattere permanente, la seconda componente, ovvero la detrazione, ha carattere limitato ai sei mesi del 2020, ha spiegato Pisauro, aggiungendo che si pone la "questione" delle risorse sul 2021.
Pisauro ha poi sottolineato che l'intervento sul taglio del cuneo fiscale "andrà a beneficio anche di famiglie con redditi medio alti senza vincoli di liquidità e con propensioni al consumo relativamente più basse". Quindi, ha proseguito, "c'è da attendersi un ritorno in termini macroeconomici più ridotto rispetto al bonus 80 euro".
Nel complesso, Pisauro ha osservato che "l'intervento previsto e specificamente l'ampliamento del trasferimento monetario, che costituisce l'elemento permanente della misura, rende ancora più complessa una riforma organica e strutturale dell'Irpef, peraltro annunciata dal Governo". Considerato isolatamente, ha aggiunto, "accentua le disparità di trattamento fiscale tra soggetti con fonti di reddito e con caratteristiche familiari diverse e inasprisce l'irregolarità delle aliquote marginali. Per il 2020 questo aspetto è controbilanciato dall'introduzione dell'ulteriore detrazione".
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