«Per rendere meglio l’idea, basti pensare che un litro d’olio - spiega Cianchetti - ha una potenza inquinante devastante, a contatto con l’acqua, creerebbe in superficie una patina di 1000 metri quadri che impedirebbe e quindi ostacolerebbe anche il ciclo naturale della fotosintesi, una vera e propria barriera killer, facendo morire la vegetazione e influendo sulla catena alimentare».
«La raccomandazione – conclude Danilo Peretti responsabile della Cisterna Ambiente - è quella di non gettare nel lavandino o nel water, quindi negli scarichi domestici, i residui dell’olio, ma utilizzare gli appositi contenitori che abbiamo distribuito in modo capillare tra il centro della città e le zone periferiche più lontane per un servizio mirato ed efficace, inoltre nel recuperarlo, viene utilizzato sottoforma di elemento utile alle tecniche di biodiversità».
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