Le indagini hanno accertato che in un caso il funzionario ha ottenuto oltre 45 mila euro da una persona in cambio del suo «intervento» per fare assumere la moglie al ministero dell'Istruzione.
In altri due casi l'arrestato ha ottenuto 33 mila euro e 22 mila euro da due soggetti per due «posti» al ministero dei Beni Culturali. Le verifiche erano state avviate dopo una denuncia presentata da una donna la quale aveva dato denaro al funzionario perché si era detto «in grado di fare assumere i figli presso Trenitalia». Alle «dazioni» di soldi non era seguito nulla e quindi la donna ha chiesto, invano, la restituzione del denaro ma non ottenendo alcun tipo di riscontro ha denunciato l'uomo.
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