In questa fase l’adolescente va incontro ad una crisi, normalmente fisiologica, ma che in alcuni casi può sfociare in patologie: autolesionismo, dismorfofobia, anoressia, depressione e molte altre sindromi che risultano finalmente comprensibili, affrontabili e curabili. Proprio per queste ragioni è stata accolta, dalla dirigente scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore Luigi di Savoia Maria Rita Pitoni con entusiasmo l’iniziativa: “Adolescenza oggi. Aspetti affettivo-relazionali e prevenzione di eventuali disagi, dipendenze e patologie”, promossa da Cittadinanza Attiva, dalla Fondazione Varrone e dalla casa editrice L’Asino d’oro e coordinata dall’ingegner Deborah Alessandrini.
Attraverso la lettura dei saggi donati ai ragazzi si è provato a rispondere alle problematiche tipiche di questo periodo della vita. Il progetto è iniziato con degli incontri tra le professoresse Allegri Loredana e Ranieri Concetta con gli autori dei libri scelti, tutti psichiatri e psicoterapeuti con esperienza nel settore. Il 14 febbraio tutto il progetto si è concretizzato in un incontro svoltosi presso l’Istituto Tecnico Economico “Luigi di Savoia” di Rieti. La giornata di studio ha coinvolto gli alunni della classe IV B dell’Istituto coordinati dalla prof.ssa Loredana Allegri. Tutti hanno ricevuto, offerto dalla Fondazione Varrone, il libro: “Depressione. Quando non è solo tristezza”, che i ragazzi hanno letto in classe per prepararsi all’incontro.
Le relatrici del convegno, la psichiatra e psicoterapeuta Maria Sneider, la psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Valeria Cappadocia autrici del libro, hanno tenuto un’interessante lezione sulla depressione, rispondendo alle numerose domande degli studenti. Le psicoterapeute, escludendo l’origine biologica e rifiutando ogni idea di ereditarietà della depressione, hanno analizzato e presentato agli alunni la malattia non come una lesione organica, ma come alterazione del pensiero, affermando che sono i fattori ambientali a giocare un ruolo fondamentale nella genesi della patologia, per lo più legati ai rapporti nei primi anni di vita. La trattazione dell’argomento è stata arricchita dal contributo della prof.ssa Alessandra Valente con la presentazione e la visione di spezzoni cinematografici che affrontano questa tematica così discussa e controversa.
Il giorno precedente aveva concluso l’attività progettuale anche la classe II B che insieme alla professoressa Concetta Ranieri ha incontrato gli autori del saggio “Adolescenti nella rete. Quando il web diventa una trappola” Assunta Amendola coordinatrice del gruppo “Mente e rete”, Beniamino Gigli medico chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta, Alessandra Maria Monti psicologa clinica e psicoterapeuta. Considerato il valore formativo dell’iniziativa e la risposta degli alunni si auspica che l’esperienza possa essere ripetuta anche il prossimo anno scolastico, coinvolgendo un numero maggiore di giovani adolescenti.
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