Roma, talismani Peres e Fazio. In campo nell'ultima vittoria a Bergamo nel 2017

Roma, talismani Peres e Fazio. In campo nell'ultima vittoria a Bergamo nel 2017
di Alessandro Angeloni
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Sabato 15 Febbraio 2020, 07:30
Stasera, a Bergamo farà freddo, a differenza di quell’afoso 20 agosto del 2017: esordio di Di Francesco sulla panchina della Roma. Peres era titolare quel pomeriggio contro l’Atalanta e lo sarà (molto probabilmente) oggi. E Fazio prese il posto di Peres quel 20 agosto a Bergamo, a una decina di minuti dalla fine, alla fine la Roma esce con tre punti, fa gol Kolarov (su punizione), che stasera molto probabilmente verrà accantonato, per riabilitare Spinazzola, ex della Dea. Peres e Fazio oggi sono due ripescati, mentre la stagione 2017/2018 l’hanno vissuta, chi più (l’argentino) e chi meno (il brasiliano), da protagonisti. Quella è stata l’annata della cavalcata Champions e del terzo posto in campionato. Peres quel giorno a Bergamo si fa male, inguaiando Di Francesco, costretto nella partita dopo con l’Inter a schierare Juan Jesus esterno basso di destra. L’annosa questione del terzino (Karsdorp era stato operato, quindi convalescente ancor prima di esordire), c’era e c’è ancora oggi. Peres «serve come terzino», sostiene Fonseca. Questo ci fa capire quanto da quella parte ci sia una situazione di incertezza e Brunetto pare abbia messo la freccia su Santon. 
COMANDANTE
Fazio non tocca campo dalla partita con la Spal. Stasera lì in centro si apre un portone, perché Mancini, con buone probabilità, verrà spostato a centrocampo. Fazio è il primo candidato a prendere il posto al fianco di Smalling, Cetin è ancora acerbo e Jesus è finito nel dimenticatoio. Se Fazio non gioca dal 15 dicembre, Jesus non compare addirittura da un girone (l’ultima presenza, la sfida di andata con l’Atalanta). Fonseca si affida a un pezzo della vecchia guardia per uscire indenne da Bergamo. E’ troppo importante non perdere. Quella Roma, nel 2017, torna a casa con i tre punti, giocando anche male, ma era l’inizio di un percorso e c’era fiducia. Quella di stasera è la classica partita da dentro o fuori: in caso di sconfitta, la squadra di Fonseca sarebbe quinta a meno sei (con gli scontri diretti a sfavore, poi) dall’Atalanta. Peres, Fazio, Smalling, magari Kolarov a sorpresa, Dzeko, il tecnico portoghese - per ora - lascia da parte i giovani e punta sulla vecchia guardia, alla quale si è legato fin da subito e che adesso fatica ad abbandonare. C’è tempo per vedere i vari Ibanez, Villar, meno per riproporre Carlez Peres e Fonseca ha fatto capire che quella di stasera non è ancora la partita nella quale schierarlo. Peres sì, Perez no. Una lettera fa la differenza, come un gol su punizione di Kolarov, proprio come quel 20 agosto 2017. L’ultima vittoria a Bergamo.
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