COMANDANTE
Fazio non tocca campo dalla partita con la Spal. Stasera lì in centro si apre un portone, perché Mancini, con buone probabilità, verrà spostato a centrocampo. Fazio è il primo candidato a prendere il posto al fianco di Smalling, Cetin è ancora acerbo e Jesus è finito nel dimenticatoio. Se Fazio non gioca dal 15 dicembre, Jesus non compare addirittura da un girone (l’ultima presenza, la sfida di andata con l’Atalanta). Fonseca si affida a un pezzo della vecchia guardia per uscire indenne da Bergamo. E’ troppo importante non perdere. Quella Roma, nel 2017, torna a casa con i tre punti, giocando anche male, ma era l’inizio di un percorso e c’era fiducia. Quella di stasera è la classica partita da dentro o fuori: in caso di sconfitta, la squadra di Fonseca sarebbe quinta a meno sei (con gli scontri diretti a sfavore, poi) dall’Atalanta. Peres, Fazio, Smalling, magari Kolarov a sorpresa, Dzeko, il tecnico portoghese - per ora - lascia da parte i giovani e punta sulla vecchia guardia, alla quale si è legato fin da subito e che adesso fatica ad abbandonare. C’è tempo per vedere i vari Ibanez, Villar, meno per riproporre Carlez Peres e Fonseca ha fatto capire che quella di stasera non è ancora la partita nella quale schierarlo. Peres sì, Perez no. Una lettera fa la differenza, come un gol su punizione di Kolarov, proprio come quel 20 agosto 2017. L’ultima vittoria a Bergamo.
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