La malattia di un bambino è un evento devastante per lui e per l’intera famiglia, il rischio è che i bambini si chiudano in se stessi e non abbiano la forza per affrontare le cure, ma anche la vita di tutti i giorni. KKC è un’associazione non profit che ha risposto a questi problemi con una soluzione efficace e coinvolgente: gli istruttori di KKC, tramite l’insegnamento delle tecniche e della filosofia proprie delle arti marziali, aiutano i bambini affetti da cancro e da gravi malattie croniche ad affrontare e gestire meglio la propria patologia.
Kids Kicking Cancer nasce nel 1999 a Detroit, dove ha proposto il suo primo programma al Children’s Hospital of Michigan. Il suo fondatore e direttore a livello internazionale è rabbi Elimelech Goldberg, “Rabbi G”, che dopo aver perso la sua bambina all’età di due anni a causa di una leucemia, ha deciso di mettere a frutto la sua esperienza e le sue conoscenze (insegna pediatria all’università ed è cintura nera di arti marziali) per aiutare i piccoli pazienti ad affrontare con coraggio il dolore e la paura. Da quel momento KKC non ha mai smesso di crescere, collaborando con i principali ospedali pediatrici di USA e Canada, assistendo migliaia di bambini.
Dal 2012 KKC opera anche in Italia - il primo Paese in Europa - dal 2013 in Israele e dal 2018 in Sud Africa.
In Italia è presente in 23 strutture ospedaliere ed extraospedaliere situate in 16 città effettuando mediamente 250 lezioni al mese, oltre 3mila nel 2019. Tutti i corsi sono gratuiti e ai bambini che partecipano al programma vengono offerte gratuitamente anche le divise di karate (karategi). Il programma di KKC Italia si rivolge ai bambini ricoverati nei reparti di oncoematologia, ma anche a quelli in regime di day hospital. Gli istruttori di KKC - denominati Martial Arts Therapists - tengono lezioni e corsi pratici per allenare il corpo, ma soprattutto la mente, attraverso l’insegnamento di semplici tecniche delle arti marziali ed esercizi di respirazione.
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