All’Istituzione Teresiana la targa “House of life” per aver salvato ebrei e perseguitati durante l'occupazione

Il Villino Ximenes
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Venerdì 14 Febbraio 2020, 15:49
Nei nove mesi di occupazione di Roma durante la seconda guerra mondiale, le porte della sede dell’Istituzione Teresiana in via Gaeta 8 si aprirono per offrire rifugio a ebrei e ad altre persone perseguitate dai nazifascisti. Domenica 16 febbraio la Fondazione internazionale Raoul Wallenberg consegnerà ufficialmente all’Istituzione Teresiana la targa che la identifica come “House of life” per l’opera di soccorso messa in atto in quei mesi. Che fu possibile grazie alla coraggiosa testimonianza di cinque donne dell’associazione di nazionalità spagnola – Maria Luisa Gonzalez del Pino, Anna Maria Lopez, Milagro Nadal, Mariana Martin e Matilde Marin – che, nonostante la difficoltà di essere arrivate da poco tempo a Roma, erano convinte che in una situazione difficile per tutti era più che mai necessario pensare al prossimo più che a se stesse. Questa vicenda è venuta alla luce solo di recente, grazie alle ricerche di Anna Doria, autrice del libro “Oggi sono venuti i tedeschi – vita quotidiana a Roma sotto l’occupazione nazista”, pubblicato nel 2017.

Domenica la cerimonia è in programma alle 17 presso Villa Ximenes, sede dell’Istituzione Teresiana, in via Cornelio Celso.
Nata in Spagna per opera di san Petro Poveda, l’Istituzione Teresiana è un’associazione laicale presente oggi in 29 Paesi di quattro continenti diversi, con scuole, residenze universitarie, progetti socio-educativi, centri di formazione e attività di cooperazione internazionale
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