Perdersi nella “selva oscura” e affrontare le fiere: arriva il videogioco che ci fa essere come Dante nell'Inferno

Perdersi nella “selva oscura” e affrontare le fiere: arriva il videogioco che ci fa essere come Dante nell'Inferno
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Venerdì 14 Febbraio 2020, 15:49
Trovarsi d’un tratto a camminare nella selva oscura, farsi largo attraverso luoghi cupi e impervi, come fossimo Dante, affrontare le fiere per poi ritrovare la strada che sale verso il monte, arrivando fino alla porta dell’Inferno grazie a una guida speciale, Virgilio. A 700 anni dalla sua scrittura la Divina Commedia rivive in realtà virtuale: dalla collaborazione fra la start up italiana Beyond the Gate e il Collegio San Carlo di Milano nasce il gioco educational Dante Vr | La Porta dell’Inferno, fedelmente ispirato al canto di apertura del poema dantesco, tanto da aver ricevuto il prestigioso patrocinio de La Società Dante Alighieri.

Dante Vr ci dà la straordinaria opportunità di vivere in prima persona la Divina Commedia, impersonificando il poeta stesso e addentrandoci man mano nel primo Canto, come fosse un luogo reale attorno a noi. La sfida è quella di utilizzare il potenziale offerto dal digitale – e in questo caso dal videogioco – adattandolo al contesto educativo, con l’obiettivo di valorizzare e diffondere contenuti culturali. Questo è solo il primo capitolo, il gioco poi proseguirà anche per i Canti del Purgatorio e del Paradiso con nuove narrazioni in realtà virtuale. Della durata di circa 15 minuti, il gioco è stato realizzato nell’arco di sei mesi con un lavoro di squadra che ha coinvolto i docenti del Collegio San Carlo e gli esperti di Beyond the Gate.

Il lancio avviene in concomitanza con l’inaugurazione dei nuovi spazi polifunzionali all’interno del Collegio San Carlo: quattro nuovi ambienti dedicati al potenziamento dell’offerta didattica, alle arti espressive e alla digitalizzazione, con la creazione di laboratori per la robotica e i linguaggi digitali, una sala musica, un atelier d’arte e una sala polifunzionale.
La nuova area, di ben 700 mq, è stata recuperata nelle antiche fondamenta del Palazzo seicentesco Busca Arconati, prima sede storica del Collegio dal 1869, a seguito di un importante progetto di riqualificazione architettonica .
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