Nei giorni scorsi il medico legale dottor Gabriele Margiotta che ha eseguito l'autopsia, ha presentato richiesta di esami approfonditi proprio all'Istituto Superiore di Sanità. Sembra che dalle analisi effettuate sul cibo consumato quel giorno da trecento commensali non sia emerso nulla che potesse far ipotizzare una correlazione tra quello che l'anziano aveva mangiato ed il suo decesso.
Da qui la necessità di dover procedere ad esami più approfonditi e sofisticati. Non è escluso che venga richiesta una proroga delle indagini.
Intanto Giovanni Celli, ex sindaco di Ripi nonchè figlio dell'anziano deceduto si è rivolto all'avvocato Roberto Viri per essere tutelato. Il legale, a sua volta, ha nominato come consulente il professor Costantino Ciallella del Dipartimento di Scienze anatomiche istologiche e medico legali di Roma.
Di certo c'è che al momento dagli esami macroscopici effettuati sulla salma di Sossio Celli non sarebbe emerso nulla di patologico. L'anziano non sarebbe deceduto per infarto e nemmeno per un aneurisma cerebrale. Fino a quella domenica l'uomo era stato sempre in buona salute. Nulla dunque che lasciasse presagire quella morte improvvisa. Invece poco dopo aver consumato quel pasto l'anziano colto da malore è stato trasportato nel vicino ospedale di Frosinone dove è morto il giorno dopo. Per la cronaca va detto che altre venti persone, dopo aver consumato il pranzo di Natale offerto dal Comune, hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso a causa di vomito e dissenteria, sintomi inequivocabili di una intossicazione alimentare.
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