Punto primo: fedeltà all’Euro e all’Europa. E non ci sono Borghi o Bagnai che tengano e a proposito: la guida del dipartimento economico del partito Salvini la affiderà probabilmente non ai due pasaran anti Ue ma ai più moderati Guidesi e Garavaglia. Punto secondo: smarcarsi dalla compagnia della Le Pen e degli altri estremisti con cui la Lega fa gruppo in Europa e avvicinarsi ai Conservatori e riformisti che contano di più e in cui già c’è la Meloni. Ma potrebbero arrivare anche Orban e parte della Cdu tedesca che guarda a destra. E si tratterebbe di un super gruppo.
Punto terzo. Salvini andrà in tour in Germania, per accreditarsi come interlocutore delle forze di centro che già ragionano in chiave post Merkel e soprattutto Mita a presentarsi come un possibile premier autorevole e buon interlocutore dei tedeschi nel caso la crisi di governo italiana dovesse precipitare e si andasse in tempi brevi alle elezioni.
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