“Na vita in tua” liberi e felici: al Canottieri Aniene folla di amici per il libro di Cancellieri

Da sinistra, Ariedo Braida, Carlo Cancellieri con Enrico Vanzina
di Andrea Nebuloso
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Giovedì 13 Febbraio 2020, 15:25

Felicità è essere liberi. È questo il mantra del libro scritto da Carlo Cancellieri Na vita in tuta, attraverso il quale il consulente finanziario e allenatore - già collaboratore di Roberto Mancini ai tempi dell'esperienza inglese del Ct della Nazionale alla guida del Manchester City - ha messo a nudo la sua vita trascorsa fra gioie e delusioni. Per presentarlo ieri sera al Circolo Canottieri Aniene sono arrivati tanti amici del socio storico del circolo, a partire da Enrico Vanzina che però ha regalato una sonora stroncatura all'autore. «È la prima volta che faccio fatica a presentare un libro - ha detto il regista - perché onestamente non mi è piaciuto. Ma all'amico Cancellieri dico che questa mia onesta è quella del Circolo al quale siamo iscritti e dove siamo abituarci a dirci sempre la verità». Poi Vanzina ha raccontato fra le risate generali il primo approccio con Cancellieri «mi si è avvicinato e mi ha detto "voglio fare un film con te, sono il nuovo Monnezza».

Un personaggio che ha conquistato anche tante donne. E proprio l'universo femminile era ben rappresentato dalla giornalista Katia Noventa, dalla blogger Sabina Cuccaro e dalla procace Michela Persico fidanzata del difensore della Juventus, Daniele Rigani. È un altro ex centrale difensivo della squadra bianconera, Sergio Brio ha preso parte all'iniziativa soffermandosi a parlare prima dell'inizio con l'ex storico dirigente del Milan, Ariedo Braida e con Massimiliano Buzzanca, figlio di Lando. Seduti nelle prime file una folta rappresentanza del prestigioso Circolo, mentre hanno preferirsi accomodarsi nelle retrovie il giornalista Fabrizio Maffei, il professore Francesco Cognetti, e l'imprenditore e storico rappresentante dei librai, Marcello Ciccaglioni. Sul palco anche Rita Forzano, mentre le conclusioni sono toccate proprio all'autore:
«È un libro che ho scritto con il cuore». È il caloroso applauso finale è stato il segno tangibile che i presenti lo hanno capito e sinceramente apprezzato.

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